Il sindaco di Bronte torna al Comune dopo il rilascio e si commuove
E' tornato ad indossare la fascia tricolore stamane a Bronte (Catania) il sindaco Graziano Calanna, tornato in libertà dopo che la Cassazione ha annullato senza rinvio il provvedimento con cui era stato posto ai domiciliari per istigazione alla corruzione nell'affidamento della gestione della manutenzione e sfruttamento dell'energia elettrica prodotta dall'acquedotto comunale. A riceverlo all'ingresso del Comune il picchetto d'onore del Corpo della Polizia municipale. Il vice sindaco Gaetano Messina in consiglio comunale gli ha restituito la fascia tricolore alla presenza, tra gli altri, della giunta, del presidente del Consiglio comunale Nino Galati e di diversi consiglieri comunali. "Sono particolarmente emozionato e sinceramente commosso - ha detto Calanna - per l'affetto che mi state dimostrando - e credo che sia normale dopo aver accumulato tensione per quasi quattro mesi. Nella vita a volte capitano delle cose che non ti saresti mai aspettato. Chi fa l'amministratore pubblico sa che, mettendo centinaia di firme, rischia di sbagliare qualcosa, ma mai avrei immaginato di essere arrestato. Ritenevo, infatti, che chi non ha rapporti con la mafia e chi non ruba non potesse mai essere arrestato". "Non ho mai smesso di avere fiducia nella Giustizia e grazie alla mia famiglia, ai miei avvocati ed a tutti voi che, pur lontani, mi avete sempre sostenuto - ha aggiunto - sono riuscito a resistere. Non mi sono dimesso perché non c'era motivo e perché sapevo che non avrei fatto il bene della Città". Rivolgendosi ai dipendenti comunali Calanna ha detto: "Non abbiate paura per quanto accaduto. Continuiamo ad agire sempre come abbiamo fatto fino ad oggi perché quando si è persone oneste e per bene e si agisce nel rispetto della legge, possono nascere degli equivoci, ma i fatti dimostrano che alla fine si chiariscono".