Vinciullo incita la piazza a mobilitarsi per la Sanità nel Siracusano
"Il 18 luglio dello scorso anno, quando era stata appena pubblicata la rete ospedaliera, avevo lanciato l’allarme, rappresentando la gravissima penalizzazione che era stata inflitta alla provincia di Siracusa. Solo a settembre qualche timida risposta da parte degli amministratori locali, che fra i propri compiti istituzionali hanno anche quello di difendere la salute dei cittadini". Lo dichiara l'ex presidente della Commissione Bilancio all'Ars, Enzo Vinciullo.
"Con mia grande sorpresa, vedo che ora il sindaco di Siracusa continua ad accreditarsi il merito di aver lanciato per primo l’allarme, spiace, per lui, ricordargli che per mesi è stato in silenzio. Ieri, si è tenuta a Palermo questa riunione fra sindaci, deputati, assessori e presidente della Regione. Ad oggi, nessun comunicato ufficiale è stato diramato, ma dai comunicati stampa diffusi sembra evidente che nessuna risposta concreta sia arrivata, ma solo parole al vento, alcune delle quali, per chi mastica poco poco di sanità, sicuramente offensive.
E vediamo in particolare - dice Vinciullo - quali sarebbero i risultati raggiunti ieri: nessuna risposta sull’Ospedale Generale di Lentini, che rimane Ospedale di Base, con tutte le fortissime limitazioni che vengono imposte ai nosocomi di questo livello; nessun aumento dei posti letto per l’ospedale “Muscatello” di Augusta, che deve ritornare, invece, ad avere più di 120 posti letto, come previsto dal Decreto Assessoriale 629 del 25 maggio 17; nessun aumento dei posti letto per la Zona Sud, che continua ad essere mortificata e penalizzata in quanto mancante di 98 posti letto rispetto al DM 70/15, cioè la cosiddetta “Legge Balduzzi”. Confuse, disordinate e in parte non vere le notizie sul Nuovo Ospedale di Siracusa, di cui non è stata indicata nemmeno la fonte certa di finanziamento. Al momento, infatti, non esiste un solo centesimo a disposizione, perché il D.A. 182 del 31/01/2018, firmato dall’attuale assessore, ha impegnato per altre strutture sanitarie tutte le risorse disponibili ex art 20 Legge 67/88. Infine, le indicazioni che sarebbero emerse durante l’incontro sulla scelta dell’area dove costruire il nuovo ospedale lasciano almeno perplessi in quanto faccio presente, ancora una volta, che il consiglio comunale di Siracusa si è adeguato alle scelte dell’ASP di Siracusa, l’ultima delle quali fatta pervenire con nota scritta nel giugno del 2017 e non ha mai operato in maniera difforme dalle richieste ricevute. Da quanto comunicato sugli organi di stampa, emergerebbe l’indicazione di commissariare il Consiglio Comunale di Siracusa attraverso la nomina di due tecnici, come se il Consiglio Comunale della nostra città e gli Uffici comunali non fossero nelle condizioni di operare e di agire nel rispetto delle leggi vigenti. Ma la separazione dei poteri e delle competenze non esiste più nella Regione Siciliana? Infine - prosegue l'ex parlamentare - appaiono almeno offensive alcune proposte circa l’apertura di nuove unità operative quali Chirurgia Pediatrica e Chirurgia Toracica, visto che quanto promesso si scontra con il Decreto 11 gennaio 2019 – Adeguamento della rete ospedaliera al D.M. 20 aprile 2015, n.70 - pubblicato nel Supplemento Ordinario n.1 alla GURS n.6 dell’8/02/2019, sempre del Governo regionale. Infatti, a pagina 35, a proposito della Chirurgia Toracica si legge “con D.A. 629/2017 erano state programmate due strutture complesse in esubero rispetto agli standards da D.M. 70/2015. IL presente provvedimento ha previsto la rifunzionalizzazione di una di queste strutture. L’eventuale ulteriore rifunzionalizzazione sarà valutata nell’ambito dell’attività di monitoraggio previsto per i volumi e gli esiti”. Invece, a pagina 36, sulla Chirurgia Pediatrica si legge “Al fine di garantire una copertura assistenziale omogenea su tutto il territorio regionale sono state individuate 4 strutture complesse rispetto alle 3 disponibili, per la quale si chiede il mantenimento in deroga. Tale progettualità è motivata dalla necessità contenere la mobilità extra-regione di pazienti pediatrici, con contestuale riduzione degli oneri a carico della Regione, nonché di garantire l’assistenza in emergenza-urgenza nel rispetto dei tempi previsti dalla reti tempo-dipendenti”
Quindi - ha continuato Vinciullo - parole, solo parole al vento che offendono perché non si può promettere ciò che la legge vieta, così come puerile appare la proposta di far diventare l’ospedale di Siracusa di II livello non appena vi saranno le condizioni.
Vorrei ricordare che per avere le condizioni bisognerà avere un incremento del 35% della popolazione del bacino di Catania – Siracusa – Ragusa, che da 1.800.000 abitanti deve passare ad almeno 2.400.000 abitanti, ciò significa che, solo in queste province, ogni famiglia dovrebbe passare da una media di un figlio a una media di 4 figli per coppia, di qui ai prossimi 5 anni, in modo tale che fra 6 anni, superando la soglia fatidica di 2.400.000 abitanti, possiamo avere i requisiti previsti per poter aspirare al quarto ospedale di II livello nel nostro bacino. Credo che nemmeno nel ventennio fascista ci fu un aumento della popolazione così significativa, quindi, per carità - ha concluso Vinciullo - basta frottole per la provincia di Siracusa, vogliamo i fatti e per ottenerli credo che sia necessario scendere in piazza e mobilitarci".