La preside aggredita al 'Maiore' di Noto da uno studente: "Reazione inaspettata"
I carabinieri hanno avviato una indagine con l'ipotesi di lesioni personali dopo l'aggressione da parte di uno studente alla dirigente scolastica di Noto, Desiree Coco. L'episodio e' avvenuto all' istituto comprensivo 'Maiore' a seguito del rimprovero della preside al 14enne che poco prima avrebbe avuto un comportamento violento nella sua classe. Secondo alcune fonti, avrebbe lanciato una sedia contro la finestra, forse a seguito di un diverbio su cui, pero', ci sono degli accertamenti in corso da parte dei carabinieri della Compagnia di Noto. E cosi', il ragazzino, che, stando ad alcune fonti investigative, sarebbe seguito dai servizi sociali del Comune di Noto, sarebbe stato spedito in presidenza. Dalle ricostruzioni degli investigatori, e' emerso che si sarebbe scagliato fisicamente contro la dirigente, finita a terra perche' strattonata e spinta. Una caduta rovinosa che le e' costato il trasferimento al Pronto soccorso dell'ospedale per un trauma cranico e una lussazione alla spalla che si sono tradotti in 30 giorni di prognosi. Della vicenda e' informata la procura dei minori di Catania.
"Ho un trauma cranico, un trauma cervicale e una spalla lussata". Desiree Coco, la dirigente scolastica del terzo Istituto comprensivo di Noto, nel Siracusano, aggredita da un alunno 14enne, seguito dai servizi sociali, racconta ancora scossa quanto accadutole. "Dopo che aveva lanciato una sedia dalla finestra, gli ho detto che si sarebbe riunito un Consiglio e che sarebbe stato sospeso. La questione - dice ai microfoni dell'emittente Rei Tv - sembrava essere finita e mentre me ne andavo, al termine delle lezioni, mi sono sfogata con la sua psicologa, le ho detto che dovevamo dargli delle regole chiare e condivise e che il cellulare a scuola non doveva portarlo, ma non pensavo che ad ascoltarmi ci fosse il ragazzo che ha cominciato a inveire. Stavo tornando nella mia stanza mi ha rincorsa e mi ha aggredito. La sua reazione - aggiunge - e' stata spropositata e inaspettata, tanto che gli davo le spalle, non me l'aspettavo completamente. Sono cose che non dovrebbero succedere pero' lavorando in una scuola particolare, di frontiera, qualcosa puo' anche accadere, perche' ci sono molti alunni che hanno dei vissuti difficili, sono vittime di un sistema fragile, prima familiare e poi sociale, che non ha saputo prenderli in carico e proteggerli adeguatamente. Quello che e' successo - conclude - e' difficile da accettare, ma tornero' presto a scuola perche' mi manca".
(Nel riquadro la dirigente del Maiore aggredita)