Il Petrolchimico di Priolo rischia la paralisi, il Riesame ferma il depuratore Ias
Rischia la paralisi la produzione del Petrolchimico di Priolo (Siracusa) dopo la decisione del Tribunale del Riesame di Roma di non sospendere l'efficacia del provvedimento del gip del Tribunale di Siracusa che, nei mesi scorsi, aveva disposto il divieto di conferimento dei fanghi industriali nel depuratore Ias di Priolo provenienti dalle aziende. "Ancora una volta la decisione di un Tribunale rischia di vanificare l'azione di governo a tutela dell'interesse generale. Stavolta a essere colpito e' proprio il diritto al lavoro di migliaia di persone in una zona strategica della Sicilia. Per colpire il governo colpiscono il Paese", afferma il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso al termine dell'udienza del Tribunale del Riesame.
La vicenda ruota attorno al decreto Salva Isab del Governo nazionale che garantiva la prosecuzione dell'attivita' del depuratore, finito sotto sequestro nel giugno del 2022 a seguito di una inchiesta della Procura di Siracusa per disastro ambientale. Essendo l'impianto incastonato nell'area industriale di Priolo definita dallo stesso Governo sito di interesse strategico, il decreto consentiva alle imprese di continuare a trasferire gli scarti industriali ma nel giugno scorso, la Consulta ha dichiarato incostituzionale il salva Isab perche' andava oltre i 36 mesi. Da qui la decisione del Gip del Tribunale di Siracusa di imporre lo stop al conferimento dei fanghi ma l'Avvocatura dello Stato ha presentato appello al Tribunale del Riesame di Roma. "Il Tribunale, anziche' entrare nel merito, ha rimesso alla Corte costituzionale la questione della competenza territoriale, senza sospendere l'efficacia del provvedimento del Gip di Siracusa. L'ordinanza e' attualmente in fase di pubblicazione in G.U. e la pronuncia della Corte costituzionale potrebbe non arrivare prima di sei mesi", spiega il ministro Urso. "Una decisione gravissima che mina la stabilita' e il futuro dell'intera area industriale, compromettendo il destino di migliaia e migliaia di lavoratori, delle loro famiglie e le possibilita' di sviluppo dell'intera Sicilia. Con lo stop al depuratore - continua Urso - si compromettono le operazioni di aziende di primaria importanza come Isab, Versalis, Sonatrach e Sasol, con un impatto devastante per il tessuto economico e sociale della zona. Un duro colpo per il territorio, che rischia di perdere piu' di 4.500 posti di lavoro, tra dipendenti diretti e indotto, oltre a subire un danno irreversibile alla propria economia. Cosi' si pregiudicano anche gli investimenti programmati per la riconversione green delle attivita' produttive". "Ho informato subito il Presidente della Regione Sicilia con il quale abbiamo condiviso un'azione comune. Questa mattina faro' una informativa in merito al Consiglio dei ministri e subito dopo convochero' un tavolo con tutte le forze produttive e sindacali del territorio e gli enti locali. Chiedero' inoltre agli organi competenti aggiornamenti sui dati emissivi del depuratore, cosicche' se, come ritengo, la situazione ambientale sta progressivamente migliorando, si possa proporre, nelle forme e nei modi opportuni, alla luce delle sopravvenienze, un nuovo pronunciamento del GIP", ha concluso Urso. ,
LUCA CANNATA (FDI): "IL GOVERNO E' DALLA PARTE DEI LAVORATORI"
“La decisione del Tribunale del Riesame di Roma di bloccare le attività del depuratore Ia Spa di Priolo Gargallo che in un decreto aveva deciso che i parametri emissivi dovessero essere ridotti in un tempo di 36 mesi rischia di far restare senza lavoro 4500 persone, indotto compreso. La decisione non riguarda il merito della decisione del governo, ma la competenza del tribunale che deve assumere la decisione finale". Lo ha detto Luca Cannata, deputato di Fratelli d’Italia e vicepresidente della commissione Bilancio alla Camera. "Nonostante l’Esecutivo avesse risolto da tempo, nel perimetro della legalità e del buon senso - sottolinea - questa situazione rischia di far cadere in depressione l’economia di un’intera area. Restiamo dalla parte dei lavoratori e già il Governo con il Ministro Urso questa mattina ha fatto un’informativa in merito al Consiglio dei ministri e subito dopo convocherà un tavolo con tutte le forze produttive e sindacali del territorio e gli enti locali e chiederà inoltre agli organi competenti aggiornamenti sui dati emissivi del depuratore cosicché, visto che la situazione ambientale sembra sia migliorata, si possa proporre, nelle forme e nei modi opportuni, alla luce delle sopravvenienze, un nuovo pronunciamento del gip”.