Modica, esposto sulla chiusura del sagrato della Basilica Madonna delle Grazie
Il segretario cittadino del PD di Modica, Salvatore Poidomani, e l'ex consigliere comunale, Franco Militello, hanno presentato al comandante della Compagnia Carabinieri di Modica un esposto sulla vicenda riguardante la chiusura del sagrato della Basilica Santuario Madonna delle Grazie di Modica, malgrado i lavori per la riqualificazione dell'area fossero stati conclusi da mesi.
"L'8 di novembre, senza alcun preavviso alla cittadinanza, - si afferma nell'esposto - il varco di accesso è stato nuovamente interdetto alla circolazione dei veicoli, con l’installazione di tabelle e transenne e l’apposizione di blocchi in cemento. Come è evidente, i residenti e i cittadini, ormai convinti che i lavori si fossero conclusi da tempo, sono rimasti sorpresi dalla nuova e inattesa chiusura e hanno chiesto all’Amministrazione comunale di chiarire se l’iniziativa era riconducibile alla sindaca o agli uffici tecnici del Comune. Ma anche stavolta la città non è stata informata di quanto accaduto. Da quel che si è appreso informalmente, pare che l’apposizione dei cartelli e delle transenne sia opera, ancora una volta, della società appaltatrice, la ATI Alma Group srl. Da quel che si vocifera, inoltre, la società vanta dei crediti nei confronti del Comune di Modica e la sua condotta sarebbe finalizzata a fare pressioni sull’Ente per ottenere il pagamento delle sue spettanze. È doveroso evidenziare che il Comune di Modica si trova in una delicata situazione finanziaria e che, da quanto si apprende dalla recente relazione della Corte dei Conti, la città è prossima alla dichiarazione del Dissesto. Come è naturale, in conseguenza di ciò, l’Amministrazione non è più in condizioni di pagare tempestivamente tutti i debiti e soprattutto è costretta ad agire nel rispetto del principio della par condicio creditorum".
I firmatari dell'esposto chiedono di voler accertare quanto denunciato, e segnatamente se il 12 maggio 2024 i lavori siano stato conclusi e formalmente consegnati al Comune di Modica; se tuttora la società appaltatrice mantiene la detenzione del cantiere; se, prima della riapertura della strada, sono stati eseguite tutte le verifiche e i collaudi previsti dalla normativa in materia e se, conseguentemente, l’apertura del 12 maggio 2024 sia stata disposta legittimamente. Chiedono, inoltre, di accertare chi abbia ordinato ed eseguito le chiusure del varco nei giorni del 17 luglio e dell’8 novembre 2024; se il Dirigente del Settore del Comune di Modica era a conoscenza e se abbia emesso provvedimenti in tal senso; se tali comportamenti di interruzione del servizio pubblico siano riconducibili a terzi e se possano integrare ipotesi di reato.