Modica, il PD denuncia i disservizi causati da Iblea Acque: diffidare la società
Il Partito Democratico di Modica, tramite il suo consigliere comunale, Giovanni Spadaro (nella foto), ha segnalato le inefficienze e i disservizi della Iblea Acque srl e i conseguenti disagi creati ai cittadini, sollecitando nel contempo le SS.LL. ad attivarsi per porre rimedio alle disfunzioni. Purtroppo, sebbene siano decorsi diversi mesi, nulla è accaduto. In particolare, ci si aspettava una migliore organizzazione del servizio, con il potenziamento dei giorni e degli orari di apertura degli uffici. Ma ad oggi nulla è cambiato. Tuttavia, la questione più rilevante e, sotto certi aspetti, allarmante, riguarda le cosiddette fatture “pazze”. Ci riferiamo alle centinaia, forse migliaia, di bollette, che sono state recapitate, contenenti errori, anomalie e la richiesta di somme spropositate, spesso non dovute.
Non è accettabile che per un nucleo familiare possano essere chiesti importi per oltre seimila euro; non è ammissibile che a una persona anziana, che vive da sola, si imputi un consumo di acqua per centinaia di euro; non è più tollerabile che, nonostante una persona sia deceduta, agli eredi vengano inviate periodicamente bollette per presunti consumi di acqua.
Appare superfluo evidenziare che questo lassismo nella gestione del servizio causa ai cittadini danni economici, oltre che un’ingiustificabile perdita di tempo.
Chi riceve una di queste fatture è costretto a recarsi di presenza negli uffici, visto che le segnalazioni e le richieste di annullamento inoltrate telematicamente non vengono riscontrate.
Paradossalmente, accade che, dopo le snervanti attese e le energiche lamentele, le fatture vengono corrette o, addirittura, annullate.
E se, in apparenza, questo comportamento potrebbe essere letto positivamente, a una più attenta analisi si rivela strampalato. Perché ci induce a chiederci: è necessaria la protesta del cittadino per avvedersi dell’assurdità della fattura? Come è possibile che l’impiegato, da una semplice schermata, si accorga dell’errore e provvede a correggerlo? Non dovrebbero essere gli stessi uffici a eliminare gli errori prima della spedizione? Ci chiediamo se tutto ciò dipende dai dati che sono stati forniti dal Comune o se l’indolenza sia addebitabile ai dipendenti della Iblea Acque. Di primo acchito, le inesattezze e le irregolarità riscontrate nelle fatture appaiono frutto di disattenzione e di incompetenza, ma considerato che si tratta di errori ripetuti, grossolani, ingiustificati, esagerati, qualcosa non torna.
Ci è stato riferito che molte persone, in particolare anziane, seppure siano certe che la fattura non rispecchi l’effettivo consumo, quando si tratta di somme modeste si determinano a pagare per evitare lunghe perdite di tempo negli uffici o per non affrontare i costi di un eventuale ricorso.
È evidente, infatti, che ricevere una fattura da una società che, pur essendo di diritto privato, è interamente partecipata e controllata dai Comuni, ingenera nei cittadini una sorta di affidamento nella correttezza dell’operato, in tal modo inducendoli in errore e invogliandoli al pagamento.
Alla luce di tutto ciò, chiediamo alla Sindaca del Comune di Modica di sollecitare e diffidare la società Iblea Acque, e all’amministratore della predetta società di attivarsi per migliorare il servizio, sotto i diversi aspetti sopra evidenziati, e di porre fine a questa incresciosa situazione.
Il Pd di Modica si impegna sin d’ora a interessare la Procura della Repubblica qualora si perseveri con questi comportamenti vessatori nei confronti dei cittadini.