Asp di Catania, chiuso il corso di formazione per gli assistenti sociali
Concluso il percorso formativo rivolto agli assistenti sociali dell’Asp di Catania sul tema “La dimensione sociale nella valutazione multidimensionale: strumenti utilizzati nelle aree di intervento del Servizio sociale professionale”. Il corso, organizzato dall’UOC Servizio sociale professionale, si è svolto dal 29 al 31 ottobre, presso l’Ospedale di Acireale. «Le politiche sanitarie e sociosanitarie, in linea con i mutamenti socio-demografici - ha sottolineato Loredana Sucato, dirigente responsabile dell’UOC Servizio sociale professionale -, sono orientate a sviluppare interventi integrati multidimensionali e di prossimità in presenza di bisogni complessi. La normativa in materia riconosce nella valutazione multidimensionale la metodologia scientifica idonea a valutare, da parte di equipe multiprofessionali, i bisogni della persona in tutte le dimensioni (clinica- funzionale e sociale) e alla redazione di piani di assistenza individualizzati». I lavori sono stati aperti dalla lectio magistralis di Stefania Miodini, assistente sociale, psicologa, psicoterapeuta e formatore, direttore generale dell’Azienda dei servizi alla persona del Comune di Parma, docente di Metodi e tecniche del servizio sociale e Programmazione dei servizi sociali in diverse Università italiane, autrice di numerose pubblicazioni. «Il corso - ha detto Miodini - ha offerto l’occasione per migliorare la capacità del servizio sociale in sanità di valutare i propri percorsi di aiuto, e soprattutto di dare al servizio sociale stesso il valore di un servizio rigoroso, affidabile e che si basa su elementi scientifici per potere portare avanti sia l’analisi dei bisogni, sia il progetto e la valutazione degli esiti. In questo senso lavoriamo per essere in ogni caso sempre molto umani, diretti e vicini alle persone che hanno bisogno, ma studiando i migliori percorsi, mettendo insieme le risorse che abbiamo con le necessità presenti sul territorio». Gli interventi in programma nella tre giorni di formazione, previsti relativamente alle fasi di pre-assessment e assessment - che risultano centrali all’interno delle equipes multi-professionali nelle diverse aree (dipendenze patologiche, consultori familiari, salute mentale, neuropsichiatria dell’infanzia e dell’adolescenza, disabilità, vittime di violenza, tutela della salute dei minori e della famiglia, fragilità e vulnerabilità) - hanno illustrato l’uso degli strumenti utilizzati nella valutazione sociale quale funzione del processo di aiuto ed intesa come analisi delle dimensioni di vita e bisogni della persona in relazione al suo ambiente, alle potenzialità e alle carenze presenti a livello relazionale, familiare e di contesto. Le aree oggetto di particolare attenzione nel corso delle tre giornate formative sono state: la famiglia, con riferimento alle competenze genitoriali; i minori con provvedimenti dell’Autorità Giudiziaria; la violenza di genere; la disabilità grave e gravissima; le dipendenze patologiche con specifico riferimento ai budget di salute. A conclusione del percorso formativo è emersa l’esigenza di istituire in modo permanente gruppi di lavoro tematici per area che si occuperanno di implementare e monitorare l’applicazione degli strumenti di valutazione, con periodiche attività di supervisione.