Sinodo, donne deluse: per la Chiesa buoni propositi ma pochi passi in avanti"
L'Associazione Donne per la Chiesa, all'indomani del documento votato dal Sinodo dal quale sono stati espunti i temi più divisivi tra i quali quelli delle diaconesse, dei preti sposati e la questione legata al mondo Lgbtq, da ' voce alla sua delusione: ''È uscito il documento finale del Sinodo sulla sinodalita'. Tante parole, intenzioni e buoni propositi ma pochi passi avanti decisi, soprattutto sul tema delle #donneechiesa. Allora io - scrive via social Patrizia Morgante - sento che ora cammino decisa, con altre donne, per vivere una #chiesasinodale che richiede riforme e cambiamenti importanti. Personalmente, sono stanca che mi si dica che siamo geniali o uniche e che la chiesa è donna. Le vivo, oggi più che mai, come consolazioni di cui non abbiamo affatto bisogno''. ''Molte di noi sono perfettamente in grado di nominare i nostri doni cosi come i nostri limiti. Desideriamo essere soggetti e non funzioni, vogliamo parlare noi della nostra complessità e dialogare in relazioni simmetriche con gli uomini, consacrati o no. Non possiamo accedere ai ministeri ordinati? Bene, allora facciamo ciò che l'attuale diritto canonico ci permette. Se neanche questo si fa, allora il sospetto che ci siano altre resistenze sorge'', osserva. ''Nel numero 60 del documento, sottolinea , si legge 'In forza del Battesimo, uomini e donne godono di pari dignità nel Popolo di Dio. Eppure, le donne continuano a trovare ostacoli nell'ottenere un riconoscimento più pieno dei loro carismi, della loro vocazione e del loro posto nei diversi ambiti della vita della Chiesa, a scapito del servizio alla comune missione.' Non basta affermare principi è necessario nominare i passi concreti perché quei principi si realizzino''.