Case ristrutturate con superbonus: ecco gli immobili nel radar del Catasto
Ville e villette in pianura e montagna, nel Nord e Centro-Nord, di famiglie tutt'altro che indigenti: sarebbe questo - secondo un recente studio della Cgia di Mestre - l'identikit delle case fantasma migliorate con il restyling strutturale del superbonus. Immobili che adesso finirebbero sotto la lente del Mef nel quadro della revisione degli estimi catastali in linea con il salto di qualità dell'immobile annunciato ieri dal ministro dell'Economia Giancarlo Giorgetti nel corso dell'audizione sul Piano strutturale di Bilancio in Parlamento. A livello regionale è il Veneto ad aver registrato - in proporzione rispetto agli edifici totali - il ricorso più numeroso al bonus edilizio al 110% con 59.652 asseverazioni depositate ed un'incidenza sul totale degli edifici residenziali del 5,6%. Seguono l’Emilia Romagna e Trentino Alto Adige con un’incidenza del 5,4%; la Lombardia e la Toscana un’incidenza del 5,2%, tra quelle in cima alla lista. Per contro, a 'snobbare' l’incentivo sarebbero le regioni del Mezzogiorno: Molise e Puglia, ad esempio, hanno interessato solo il 2,9% degli edifici residenziali, la Calabria il 2,6% e la Sicilia solo il 2,2%.
Dal Veneto all'Emilia Romagna, dalla Lombardia al Trentino Alto Adige, la gran parte della misura infatti - lungi dall'efficientare i vetusti condomini italiani come negli obiettivi originari - è stata fruita per lo più dalle unità monofamiliari, anche per la facilità di accesso per questa categoria di immobili. Al top per finanziamenti troviamo la Val d'Aosta, con una media di 400mila euro per abitazione.