Scontri al corteo pro Palestina a Roma, 24 poliziotti feriti e una ragazza
Scontri al corteo pro Palestina non autorizzato di Roma. I manifestanti hanno lanciato bottiglie, bastoni e bombe carta. Nel tentativo di passare e fare il corteo, non autorizzato, si sono scagliati contro i blindati della polizia che, prima ha usato lacrimogeni e idranti, e poi li ha caricati. "Corteo, corteo", "fateci passare" hanno urlato, gettando anche un cartello stradale contro le forze dell'ordine che hanno risposto con lacrimogeni e idranti.
Molti giovani e studenti si sono posizionati all'inizio del corteo, dietro agli striscioni principali, a ridosso delle forze dell'ordine ed esposti a possibili 'contatti' con i poliziotti, in quello che potrebbe significare il tentativo di 'ammorbidire' la posizione dei responsabili della sicurezza e consentire così alla manifestazione di prendere le mosse dal luogo di raduno dei manifestanti. Tra le loro file anche degli incappucciati.
In tutto in piazza ci sono oltre 7mila persone. Nonostante il divieto, prescritto dalla Questura di Roma, hanno fatto il giro di piazzale Ostiense che è comunque presidiato da ogni lato dai blindati della polizia.
La mobilitazione arriva alla vigilia del 7 ottobre, primo anniversario dell'attacco di Hamas a Israele. "Il 7 ottobre è iniziata la rivoluzione" intonano in coro. "L’Italia fermi la vendita e l’invio di armi a Israele - sottolinea un altro attivista al megafono - Finisca immediatamente il genocidio a Gaza”. "Siamo tutti antisionisti", hanno gridato i manifestanti di 'Osa', di 'Potere al Popolo' e di 'Usb', mentre gli universitari ripetono: "Noi vogliamo Gaza libera". Tra le tante bandiere della Palestina e della Pace anche quelle rosse di Potere al Popolo e degli universitari di Rete della Conoscenza.
Sono 24 al momento gli agenti delle forze dell'ordine ferite nel corso degli scontri alla manifestazione pro Pal a Roma.
Di questi 20 sono della Polizia di Stato e quattro della Guardia di finanza.
Secondo quanto si apprende al momento sono 38 i fogli di via per manifestanti provenienti da varie città tra cui Varese, Livorno, Campobasso, Brindisi, Napoli, Salerno, Torino, Firenze, Milano, Perugia, Modena, Catania e Bari.