La refezione non parte e l'assessora al Comune di Pozzallo si dimette
Stella Morana, assessora alla Pubblica Istruzione, Protezione civile Cultura, ha rassegnato le dimissioni da assessora al Comune di Pozzallo. E' stata la stessa Morana a protocollare le dimissioni in 4 pagine dattiloscritte. E' rimasta nella giunta Ammatuna per 27 mesi e adesso esce dall'amministrazione con qualche polemica. “Tale decisione – ha scritto la Morana nel documento – arriva dopo una disamina tanto attenta quanto sofferta delle attuali condizioni di lavoro… Non posso più ignorare le difficoltà operative derivanti dalle mancanze di un personale non qualificato a coadiuvarmi nella gestione delle deleghe a me affidate. L’ inefficienza operativa rappresenta uno dei principali mali di questo Comune. Nonostante numerose sollecitazioni formali e informali, gli uffici non sono riusciti a completare gli atti amministrativi necessari per avviare correttamente la refezione scolastica. Il 30 settembre, purtroppo, i bambini inizieranno il tempo pieno senza un adeguato servizio di refezione, una grave mancanza che non posso ignorare né assumere come mia responsabilità personale, avendo fatto tutto il possibile affinché tutto partisse puntualmente. Ricordo ancora quella mattina di agosto, una delle tante in cui ho sollecitato chi di dovere a procedere in tempi brevissimi, quando mi è stato riferito che le direttive politiche ricevute si rivolgevano a dare priorità all’organizzazione delle feste e della Sagra, adducendo come motivazione improponibile che eravamo in piena stagione estiva, e che al “resto” si sarebbe provveduto dopo. Ancora una volta – dichiara nel testo del documento presentato – la scuola non è stata considerata una priorità”.
Il passaggio più forte della lettera, però, appare nel blocco centrale della stessa quando la Morana non usa mezzi termini e va dritto a colpire il problema principale. “Ho sempre creduto che fare politica sia un lavoro di squadra, in cui ognuno ha un ruolo determinante ma i successi – scrive ancora la Morana – derivano dal contributo collettivo. Purtroppo, di recente, questo spirito di collaborazione è venuto meno e ho dovuto accettare scelte politiche che non condivido e di cui non vado fiera. Credo che quando un Comune si prepara per dichiarare il dissesto finanziario, bisogna stabilire un nuovo ordine nelle priorità e tutte le forze economiche debbano essere destinate ad assicurare i servizi essenziali. Purtroppo, ho ritenuto necessario “uniformarsi” per evitare tensioni all’interno della maggioranza e problemi che pensavo potessero destabilizzare il Governo della Città in un momento in cui credevo potesse fare male al mio Paese, sostenendo contro le mie convinzioni personali, alcune decisioni. In particolare, il 5 luglio scorso abbiamo approvato con delibera la destinazione dei 150000 euro del contributo straordinario concesso dall’Assessorato Regionale per le Autonomie Locali e la Funzione Pubblica, affidando la completa gestione all’indirizzo politico dell’assessore Monte, anche assessore al Bilancio. Mi è stato impedito di destinare questi soldi, o gran parte di essi per la manutenzione delle scuole, per il sostegno economico a famiglie e studenti, per il costo del biglietto della mensa e per il trasporto. I “Grandi Eventi” portano voti, i servizi alle scuole e la cultura purtroppo no. Mi dispiace essere arrivata al punto in cui mi sento senza la forza di continuare a lottare contro i Mulini al Vento e ritengo non sia più giusto far parte di questa squadra”.