Il Palermo a Napoli per la Coppa Italia, Dionisi: "Azzurri forti ma nulla di scritto"
Dopodomani serata di gala per il Palermo, che allo stadio Maradona affronterà il Napoli allenato da Antonio Conte, per la gara dei sedicesimi di finale di Coppa Italia.
Da una parte e dal'altra non dovrebbero giocare tanti titolari, ma avere una chance molte delle seconde linee.In ogni caso il confronto, secondo i pronostici, è impari, a vantaggio del Napoli, il tecnico rosanero Alessio Dionisi, che sulla panchina del Sassuolo una volta ha incassato sei reti dagli azzurri, non è però dello stesso avviso.
"Mi aspetto un Napoli forte - sostiene Dionisi - e sarà bello giocarci contro, ma il risultato non è scritto. Certamente giochiamo contro una squadra di altissimo livello, tra serie A e B c'è differenza, il Napoli lotterà per il vertice del massimo campionato, ma noi vogliamo fare bella figura Nel futuro c'è l'obiettivo di giocare partite come quella col Napoli con più continuità".
Rispetto allo 0-0 in campionato di sabato scorso, contro il Cesena, l'allenatore medita qualche cambio nella formazione iniziale, per fare rifiatare alcuni e mettere alla prova altri.
"Siamo sfavoriti - aggiunge Dionisi - ma abbiamo delle possibilità. Dobbiamo convincerci mentalmente che possiamo metterli in difficoltà. Stiamo preparando la gara di Napoli senza parlare di turnover, anche se qualcuno che ha giocato sabato non inizierà nell'undici titolare. Ci saranno cambiamenti ma non stravolgimenti. Non andiamo a fare una scampagnata e, in questa competizione, abbiamo già eliminato un club di A come il Parma".
Al ritorno dalla Campania, i rosanero dovranno concentrarsi sull'obiettivo stagionale della promozione in serie A, sulla trasferta di lunedì in casa del Sudtirol. "Non siamo uno schiacciasassi e non lo saremo se non cresciamo nella mentalità.
Il campionato è difficile, noi siamo una squadra con qualità medio-alta, abbiamo giocatori importanti ma dobbiamo avere la mentalità, non basta la qualità. C'è margine per crescere. Le altre formazioni, però, non ci aspettano".