Open Arms, il processo a Palermo. Salvini: da Pm richiesta curiosa ma no insulti
"Ognuno fa il suo mestiere, ogni insulto è un'offesa alla intelligenza. I Pm fanno il loro lavoro e ritengono che io sia un pericoloso sequestratore e che dovrei finire in carcere per avere difeso i confini e la legalità". Lo ha detto il vicepremier e ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini, a margine di una raccolta firme a Milano in suo sostegno nel processo Open Arms, parlando proprio del procedimento in corso a Palermo e degli insulti social contro i Pm. Salvini ha poi definito la richiesta dei Pm "curiosa. Ci sono persone che erano in galera perché occupavano le case degli altri e sono state liberate e c'è un ministro che fa fatto il suo lavoro e dovrebbe finire in carcere pagando pure i danni".