Floridia, il sostegno del Pd a Carianni non scoraggia ScN: tentativi nella società civile
Con l’ingresso del PD nella giunta Carianni, a Floridia la campagna elettorale in vista delle amministrative di ottobre 2025 muove i primi passi concreti. Se è vero che tale ingresso era ormai da considerarsi per certi versi inevitabile, in quanto deduzione logica di un ‘allineamento’ dell’amministrazione Carianni alla collocazione politica dell’on. Tiziano Spada a palazzo dei Normanni, è anche vero, però, che appare evidente il carattere strategico di questa mossa: con l’ingresso in giunta del consigliere comunale Brunetti Carianni incassa il sostegno di una parte del PD nelle prossime elezioni, eludendo così, astutamente, anche il rischio che il PD esprima un proprio candidato a sindaco. Una sorta di ‘mossa del cavallo’, questa, che ha perfezionato la ‘colonizzazione’ del PD da parte del gruppo politico di Carianni, esito di una lunga e complessa manovra di posizionamenti, alleanze, taciti accordi e appoggi elettorali avvenuta su scala provinciale e regionale che ha anche avuto i suoi momenti di disagio e di malumori, come nella vicenda Nicita-Ortisi nelle ultime elezioni europee, o nella recentissima posizione ‘secessionista’ assunta dal gruppo che fa riferimento al consigliere comunale Spadaro. La strategia di apertura al PD avrà per Carianni alcune ripercussioni, non soltanto di natura politica, legate alle dinamiche che andranno a comporre le coalizioni che scenderanno in campo nelle prossime amministrative, ma anche di immagine, legate alla logica del consenso e dell’apprezzamento dell’elettorato, che sembra non avere alquanto gradito il marcato spostamento a sinistra di Carianni, sindaco che ha vinto le elezioni perché, appunto, dichiaratosi come ‘alternativo’ alla classe dirigente precedente e, per prassi e mentalità, lontano dai vecchi partiti che hanno dominato la scena politica floridiana e provinciale negli ultimi 15 anni. Il ‘campo largo’ teorizzato da Elly Schlein, che l’onorevole Spada e Antonio Nicita sembrano voler sperimentare in Sicilia e nel siracusano in linea con quel «noi generazionale» teorizzato dalla segretaria nazionale nel suo ultimo libro «L’imprevista», non sembra che sino ad oggi abbia dato risultati apprezzabili dal punto di vista del consenso. La ‘conventio ad escludendum’ di Carianni, consumate le nozze col PD, può considerarsi, dunque, smentita di fatto, con una svolta a sinistra che, comunque, viene a rendere più chiaro, ma non meno complesso, lo scenario che si profila per le amministrative del 2025. Non è detto che una parte della sinistra, quella, per intenderci, di area contigua ad Azione, ai ‘verdi’ e ai movimenti storici, non presenti un proprio candidato; come non è detto che, nel centro-destra, la coalizione governativa raggiunga la sintesi designando un unico candidato espressione di FdI, FI, Lega, Noi Moderati et alia, considerata le difficoltà che si registrano su quel versante nel costituire un serio tavolo delle trattative e nel darsi i metodi più opportuni per definire un dialogo costruttivo. È probabile, considerati i movimenti in atto in questi giorni sul territorio, con passaggi, ripensamenti, trattative e nuove agnizioni di importanti esponenti politici, che spunti un candidato espressione del ‘terzo polo’. Il movimento 5 Stelle, che a Floridia ha un elettorato di riferimento pur non avendo una leadership all’altezza del suo ruolo e del suo compito, avrà un suo candidato; né appare improbabile che, come si vocifera insistentemente da alcune settimane, dalla società civile spunti un candidato espressione dell’associazionismo e delle realtà politicamente non-allineate. Una incognita destinata a incidere sullo scenario delle coalizioni è rappresentata da Cateno De Luca, presente sul territorio anche se in un modo ‘problematico’: seguirà la strategia di allineamento al PD, sostenendo, quindi, il candidato Carianni? Oppure, farà una eccezione alla soluzione regionale, appoggiando la coalizione di centro-destra? Oppure farà ‘parte per se stesso’, partecipando con un proprio candidato? O, ancora, terza ipotesi, lascerà libera scelta ai propri elettori? E che posizione prenderà la Nuova DC di Cuffaro, che sta dialogando a Floridia con alcuni esponenti politici ormai lontani dalle posizioni assunte nella scorsa campagna elettorale? Fatto sta, a tutt’oggi, una concreta alternativa al sindaco Marco Carianni non c’è. Nomi ne circolano tanti, ed anche di un certo riguardo, ma Carianni è l’unico, nonostante tutto, ad avere oggi in mano le carte giuste per vincere anche questa partita.
Salvo Sequenzia
(Nella foto Marco Carianni con Luca Brunetti)