I funerali a Palermo di Maria Mattarella, Lorefice: martire come il padre
"In Maria Mattarella traspariva quello che l'Apostolo Pietro nella sua Prima Lettera chiama 'l'uomo nascosto del cuore'". Lo ha detto l'arcivescovo di Palermo, monsignor Corrado Lorefice, nel corso dell'omelia ai funerali di Maria Mattarella, nipote del Capo dello Stato e figlia dell'ex presidente della Regione siciliana ucciso dalla mafia, stroncata da un male incurabile.
"La sua vita - sposa, madre, professionista a servizio della Regione siciliana -, come anche il suo morire - ha aggiunto -, sembrano rispondere sommessamente alla domanda: cosa vuol dire essere fedeli laici cristiani? Cosa significa testimoniare Cristo nel tratto del travaglio della storia, "della pesante situazione" che si attraversa - come si esprime San Paolo immaginando l'imminente Parusia del Signore - prendendo parte agli eventi lieti e struggenti della propria famiglia di sangue e della famiglia umana cha abita la Casa comune, la Città e il Mondo? Gli eventi che hanno riguardato Maria Mattarella come componente di una famiglia della Palermo di quell'incipiente 1980 che tante verità e domande porta ancora in sé eclissate. La famiglia di Piersanti Mattarella, mentre si recava alla Messa dell'Epifania del Signore - non certamente per abitudine religiosa o per parvenza sociale - e che vedeva, su mandato mafioso, freddare con efferata brutalità il marito e il padre, il congiunto e l'amico, avvocato e assistente ordinario di Diritto privato, Presidente della Regione Siciliana, fulgido testimone di una coscienza indefettibile illuminata dalla fede cristiana. Amante dello Stato e della sua Costituzione... Audace uomo di governo che respingeva, stanava e combatteva le collusioni tra mafia e politica, in un momento complesso per la politica siciliana, nazionale e mondiale"."Maria Mattarella - ha sottolineato l'arcivescovo di Palermo - è stata anche lei 'martire', unita alla testimonianza, al martirio del padre Piersanti. Testimone con e come lui, 'martire' come lui nelle pieghe della vita familiare, sociale e civile. Fulgida espressione della vera cristiana, della fedele laica cristiana. La sua formazione religiosa, il suo essere cristiana l'ha portata a definire e a vivere un rapporto virtuoso tra fede e vita, tra fede e mondo, tra fede e professione, tra fede e cittadinanza. Maria Mattarella è una cristiana testimone-martire, afferrata da Cristo, nell'attesa della manifestazione della sua gloria... Maria Mattarella, è una donna che ha guardato alla storia e ha vissuto la responsabilità della storia con gli occhi di Dio, con la logica delle Beatitudini. Le Beatitudini per i cristiani sono il metro ultimo e definitivo della storia. Il libro della storia non sarà aperto e letto dai potenti, dai grandi, dagli oppressori, dai calunniatori, ma da quanti si sono mantenuti giusti, dagli operatori di pace, dai ricercatori della giustizia, dai miti, dai puri di cuore, da chi non ha un cuore doppio, avvezzo al compromesso, alla idolatria del denaro e dell'io voraginoso. Da chi ha un cuore nobile, limpido e retto come quello di Maria Mattarella, degna figlia e 'con-martire' di Piersanti".