Osservatorio di Siracusa, "solidarietà al personale sanitario aggredito"
Si susseguono purtroppo, con un ritmo ormai vertiginoso, le minacce e le aggressioni al personale della sanità, una terribile escalation di violenze. Sono episodi che vanno sempre condannati, a tutela degli operatori sanitari che lavorano con serietà ed abnegazione e a salvaguardia della sanità intesa come patrimonio e bene comune.
Desideriamo manifestare - dichiarano il presidente dell’Osservatorio Civico di Siracusa Salvo Sorbello e i due vice Alberto Leone e Donatella Lo Giudice - la nostra piena solidarietà a medici ed infermieri, che chiedono giustamente risposte certe e celeri in tema di sicurezza.
Servono misure di prevenzione (più telecamere di sorveglianza, dispositivi che consentano di chiedere aiuto alle forze dell’ordine in maniera immediata, corsi per il riconoscimento precoce e la gestione di comportamenti potenzialmente aggressivi e violenti) ma è indispensabile un patto operativo con tutte le istituzioni, per non lasciare soli i sanitari e per arginare un fenomeno dai contorni sempre più preoccupanti.
Servono anche strutture idonee: si apra al più presto possibile il rinnovato pronto soccorso dell’Ospedale Umberto I, si adeguino le sedi delle guardie mediche notturne, ci si impegni per reperire i fondi che, a distanza di anni, ancora incredibilmente mancano per il nuovo ospedale di Siracusa.
Queste ingiustificabili e vili aggressioni sono anche frutto, talvolta, del fatto che, da anni, il personale sanitario viene purtroppo rappresentato come un nemico infido ed è invece composto da professionisti preparati ed affidabili, ai quali dobbiamo la nostra salute!
Esprimiamo ancora una volta - concludono Sorbello, Lo Giudice e Leone - la nostra vicinanza a tutti i medici ed a tutti gli operatori sanitari, condividiamo la presa di posizione del presidente dell’Ordine dei Medici di Siracusa Anselmo Madeddu e sottoscriviamo il suo invito alla società civile a mobilitarsi contro queste vili manifestazioni di violenza, indegne di un paese civilizzato, e in difesa di quei principi di uguaglianza e solidarietà sanciti dalla nostra Carta costituzionale.