Modica, Palazzo Floridia “dimenticato” dall’ex Provincia: eppure le appartiene
Il Libero Consorzio comunale di Ragusa – ex Provincia Regionale – ha dimenticato di avere tra i suoi beni immobili il Palazzo Floridia di Modica Alta, splendido esempio di Liberty ma, soprattutto, un edificio di alto valore storico dove visse un illustre figlio di Modica, il musicista Pietro Floridia (1860-1932). Il Palazzo fu acquistato dalla Provincia nel 2001 per destinarlo a centro culturale e rendere omaggio al grande Maestro. L’Ente, inoltre, nel 2009, provvide alla redazione di un progetto per la messa in sicurezza e il recupero dell’edificio. Da allora - complice anche la trasformazione delle Province in Liberi Consorzi, commissariati, tra l’altro, da 13 anni – i progetti divennero carta straccia avendo i nuovi enti pochissima autonomia finanziaria.
Ora, almeno per quanto riguarda l’ex Provincia regionale di Ragusa retta dal Commissario, Patrizia Valenti, sembra esserci un ritorno di fiamma verso investimenti di natura culturale. Peccato che questo interesse sia rivolto, al momento, al Castello di Donnafugata, di proprietà del Comune di Ragusa, sulla cui gestione futura si è innescata una vivace polemica di natura politica riguardante un bando che vede un partenariato pubblico privato con la disponibilità a partecipare anche della ex Provincia.
Ma perché il Libero Consorzio è pronto ad entrare nella gestione di Donnafugata e non pensa a mettere in sicurezza e restaurare i beni di sua proprietà come, appunto, il Palazzo Floridia? L’immobile presenta criticità nel tetto e nella prima rampa di scale e, quindi, rimane chiuso, senza possibilità di valorizzazione. Eppure, all’interno, ci sono decorazioni di grande valore e ambienti, come il balcone d’inverno, da ammirare e apprezzare. Palazzo Floridia potrebbe ospitare un museo della musica per rendere onore ad un grande musicista che, per sottrarsi alle maldicenze dell’ambiente musicale italiano (i colleghi lo etichettarono come iettatore e come musicista maledetto), andò a vivere in America dove ottenne successi che fecero ricredere anche i suoi detrattori italiani. Nel 1913, infatti, gli furono offerte la direzione dei conservatorio di Palermo e la cattedra di alto perfezionamento in composizione al conservatorio "San Pietro a Majella" di Napoli: rifiutò entrambe le proposte, preferendo rimanere in America.
A Modica la figura e l’opera di Pietro Floridia (a cui è intitolato l’auditorium di Piazza Matteotti) sono state portate alla conoscenza della città da Giovanni Dormiente, autore di un’appassionata e importante pubblicazione, realizzata nel 1991, dal titolo “Pietro Floridia: Musicista senza patria”. Successivamente, nel 2015, un altro lavoro del giornalista Michele Giardina (“Pietro Floridia: il sogno infranto di un musicista errante”) contribuì ad offrire una visione più letteraria del rapporto tra l’uomo e il musicista Floridia, grazie anche al contributo di alcune lettere di emigrati pozzallesi in America.
Il completamento delle iniziative biografiche e letterarie sul grande musicista modicano va fatto con il restauro e la valorizzazione di Palazzo Floridia per farlo diventare un luogo che testimoni il valore di un artista, figlio di Modica. E la città deve essere orgogliosa di custodirne la memoria. Ed è in quest’opera che l’ex Provincia Regionale di Ragusa deve svolgere un ruolo importante salvando dal degrado un bene che le appartiene ma che deve mettere a disposizione di tutti. Innanzitutto, della cultura.
Concetto Iozzia