Estorsione, chiedono il pizzo per restituire escavatore: 3 presi ad Augusta
Un arresto e due fermi dei carabinieri di Augusta per estorsione, aggravata dall'aver perpetrato il reato in più persone riunite e contro un soggetto ultrasessantacinquenne, commessi ad Acireale e Paternò nel mese di luglio e nei primi giorni del mese di agosto.
Le indagini dimostrerebbero il coinvolgimento degli indagati in due gravi episodi di azioni predatorie commesse in danno del titolare di un'azienda agricola nonché del padre dello stesso.
Le attività investigative, tempestivamente svolte, hanno consentito di ricostruire compiutamente la dinamica dei fatti, ovvero dalla fase in cui veniva inizialmente prospettato alle persone offese di pagare la somma di 6.000 euro , pena la mancata restituzione di beni (un escavatore e una trincia di uso agricolo), in precedenza alle stesse sottratti, il 25 luglio 2024, presso una delle loro proprietà (nel territorio di Augusta, c.da Loco Grande), con l'ulteriore condizione di impiegare l'escavatore per compiere un furto con la tecnica della spaccata, per poi accordarsi sulla somma di 2.500 euro, per ottenere l'escavatore (poi in effetti restituito) e per una somma pari ad 1.200 euro per la consegna della trincia, fino alla fase conclusiva, scaturita dall'essersi le medesime parti offese rivolte ai Carabinieri ed articolatasi, sotto il diretto coordinamento investigativo della Procura distrettuale della Repubblica, con la predisposizione di un servizio di controllo della fase della consegna della somma richiesta a titolo estorsivo per il recupero delle macchine agricole, culminato con l'arresto, presso località Sferro, frazione del comune di Paternò, della persona colta in possesso delle banconote consegnate dalle vittime ed il contestuale fermo nei confronti degli altri due fermati.