Rivolta nel carcere di Bari, la Fp Cgil: l'episodio non sorprende
Nel carcere di Bari una rivolta dei detenuti "che non sorprende a causa del sovraffollamento e della carenza di personale". Lo afferma la Fp Cgil dopo i disordini esplosi ieri verso le 20, interessando una sezione occupata da detenuti comuni: un agente e' stato ferito e un infermiere e' stato prima sequestrato e poi rilasciato. I detenuti hanno incendiato materassi e coperte, e' stato richiesto il supporto di altre forze di polizia e il personale e' stato fatto rientrare in servizio per fronteggiare la situazione. "Piu' volte - ricorda Gennaro Ricci, coordinatore regionale della Polizia penitenziaria della Fp Cgil Puglia - abbiamo lanciato allarmi per la grave situazione di affollamento di detenuti nelle carceri pugliesi, una regione che vanta sia il record come regione con piu' affollamento di detenuti che quello con la maggiore carenza di personale di Polizia Penitenziaria. In queste interlocuzioni dinanzi al sindaco e al prefetto abbiamo detto che la situazione era drammatica sia per il sovraffollamento che la grave carenza di personale, ricordando che il carcere di Bari e' anche un importante hub sanitario per il sistema penitenziario italiano, con all'interno infermieri e medici, e non assicurava condizioni di sicurezza. Il nostro grido di allarme quasi profetico era dettato dalla consapevolezza della reale situazione di questi luoghi di lavoro". Lo confermano i numeri: nel carcere di Bari dove in organico sono previsti 258 unita' per una capienza di 294 detenuti, mentre ce ne sarebbero in servizio 221 a fronte di 388 detenuti; nel carcere di Foggia che ha un sovraffollamento quasi doppio, con una capienza di 364, sono presenti ben 672 detenuti, mentre il personale in servizio e' sotto le 240 unita'; stessa situazione a Taranto, con un organico dimezzato rispetto ai detenuti presenti.