A Marina di Acate vanno in scena le "lezioni di Buona Fortuna" di Giovanni Re
Lui è Giovanni Re, acatese, affermato computer grafico. Nella sua pagina Facebook si definisce fondatore della community Artigiani Tecnologici e Roland Academy, TEDx speaker, maker e spacciatore di wow. Una ne pensa e cento ne fa. Da tempo residente nelle Marche, non ha mai interrotto il suo legame con la sua cittadina e soprattutto con i giovani, anche quando come in questi giorni si dovrebbe solo riposare nella “sua” Macconi. Un uomo di successo che mette il suo ingegno a favore di una nota multinazionale giapponese del digitale, dunque “arrivato”, all’apice, che ora vuole fornire ai giovani spesso sfiduciati,
rassegnati, che si sentono anche sfigati, le dieci regole della buona fortuna, affiancate dalla sua storia e da quelle di altri ragazzi che hanno già messo in pratica i consigli creando il proprio luminoso futuro.
Da che cosa nasce questa iniziativa?
“Le mie tre figlie, Selene, Marzia e Matilde, hanno rispettivamente 34, 32 e 24 anni e hanno molti amici ad Acate con cui spesso ci confrontiamo su temi legati al lavoro e alla vita. La settimana scorsa ero con loro al mare, precisamente a Marina di Acate, al Lido Oasi. Durante una conversazione con alcuni ragazzi, mi sono accorto che la perdita di fiducia in sé stessi è uno dei principali ostacoli alla creazione di piccole imprese basate sui propri talenti e capacità. Negli ultimi vent'anni sono stato relatore in numerose fiere legate all'artigianato digitale e ho accompagnato questi artigiani
tecnologici in un percorso che ha affrontato temi non solo tecnologici, ma anche relazionali, comunicativi e, ultimamente, motivazionali”.
Psicologia e tecnologia dunque a braccetto?
“Perché non portare questa cultura anche ai ragazzi di Acate? Ne ho parlato con i membri dell'associazione Gioventù Acatese, che si stanno già impegnando per dare una spinta ai giovani del luogo. Loro erano entusiasti di questa iniziativa, anche perché alcuni di loro avevano già ascoltato il mio intervento durante una cena con i familiari a Natale”.
Ti ascoltavano meravigliati, cercando di carpirti qualche segreto: “Non si possono trasferire questi concetti se non li si è vissuti in prima persona. Anch'io ho iniziato il mio percorso da Acate: sono arrivato secondo a livello mondiale in un concorso di computer grafica e oggi faccio parte di una multinazionale giapponese, portando formazione e innovazione in tutto il mondo. Nel mio intervento parlerò di tre casi di ragazzi di Acate che, mettendo in pratica le dieci regole della buona fortuna, hanno raggiunto un successo a livello globale. Racconterò la storia di Salvatore Occhipinti e Salvatore Salerno della startup Reiwa, che hanno creato un robot per pulire i pannelli solari; di Mirko Campagnolo e dei suoi grandi risultati internazionali nel lancio del peso; e infine di Gabriele Tigano, che ha trasformato la sua passione per il tatuaggio in un lavoro riconosciuto a livello mondiale”.
Un’opportunità da cogliere al volo, venerdì 8 agosto: “Spero in una buona partecipazione e soprattutto spero che i ragazzi che verranno comprendano che non esiste la fortuna ma la Buona Fortuna, ossia quella
che crei giorno dopo giorno raccogliendo le innumerevoli opportunità che sono sempre a portata di mano".