Palermo, recuperato un dipinto del Solimena: era stato rubato 40 anni fa
Dopo quarant'anni torna nella chiesa del Santissimo Salvatore di Caggiano (Salerno), il dipinto olio su tela "Assunzione della Beata Vergine Maria", bottega Francesco Solimena (1657-1747), di grande valore storico e culturale, risalente al XVIII secolo, rubato nel febbraio del 1983.
La cerimonia di consegna, da parte del comandante del Nucleo per la Tutela del Patrimonio Culturale (TPC) di Palermo, si terrà lunedì 29 luglio alle ore 16.30.
L'attività d'indagine, coordinata dalla Procura della Repubblica di Palermo, è stata sviluppata, in sinergia, dal Nucleo Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale di Palermo e dalla stazione carabinieri di Caggiano, nell'ambito della costante attività di controllo e di monitoraggio dei beni venduti sulle piattaforme e-commerce.
La preliminare segnalazione è scaturita dai controlli quotidiani eseguiti dalla sezione Elaborazione Dati del Comando Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale di Roma, che gestisce la "Banca dati dei beni culturali illecitamente sottratti" del Ministero della Cultura.
I relativi approfondimenti investigativi hanno evidenziato poi l'esatta corrispondenza tra il dipinto presente nel catalogo web di una casa d'aste palermitana e le foto inserite all'interno della Banca Dati, procedendo così al sequestro dell'opera. Infine, i funzionari della Soprintendenza BB.CC.AA. di Palermo hanno certificato che si trattava di un dipinto "il cui impatto stilistico e i contrasti chiaroscurali dell'immagine raffigurata permettevano di ricondurla ad una produzione pittorica meridionale, e più precisamente all'area campana".
La collaborazione sinergica tra il Nucleo Carabinieri TPC di Palermo, l'Arma territoriale e le Istituzioni civili e religiose ha permesso, ancora una volta, la restituzione alla collettività, a distanza di oltre 40 anni dall'avvenuto furto, di quelle opere che ne costituiscono l'identità locale, nello specifico alla chiesa del Santissimo Salvatore di Caggiano che, nel XV secolo, divenne di fatto la cattedrale in cui vennero ospitati i vescovi della soppressa diocesi di Satriano.