Modica, la festa "austera" della Madonna del Carmine onorata solo dalla sindaca
La banda musicale non arriva, il vescovo celebra messa e parte per una breve vacanza, la processione si avvia lentamente verso il corso Umberto in maniera sobria e silenziosa. Dietro il simulacro della Madonna del Carmine di Modica, con la fascia tricolore, la sindaca, Maria Monisteri. Da sola. Accanto a lei neppure un assessore, un consigliere comunale, un vigile urbano. A farle compagnia, e quasi da scorta, un gruppetto di donne orgogliose di poter seguire la processione insieme alla “prima cittadina”.
Tutto si svolge in un clima di austero raccoglimento, con le meditazioni del parroco del Carmine, don Antonio Sparacino. Niente musica, niente politici, niente fuochi d’artificio. “Bene così – commenta qualcuno – si tratta di una ricorrenza religiosa e il clima è quello giusto”. E’ vero, ma se si pensa alla festa di San Pietro, a quella di San Giorgio o della Madonna delle Grazie c’è un abisso di differenza in fatto di partecipazione e di contorno popolare. Perchè, allora, questo tono così dimesso? Forse la Madonna del Carmelo si deve accontentare del cosìddetto “minimo sindacale”? Eppure don Sparacino, al termine della messa, ha ringraziato il Comune per avere “offerto” la banda. Sarebbe dovuta essere presente la banda Risadelli ma l’attesa è stata vana. Niente musica, niente politici, niente assessori, niente forze dell’ordine in alta uniforme. Dietro il simulacro della Madonna del Carmelo, a rappresentare la città, solo un’altra donna. Con una fascia tricolore.