Acqua gialla a Marina di Ragusa, Firrincieli (M5s): ma il sindaco cosa fa?
“Apprendiamo dalle dichiarazioni dell’amministratore unico di Iblea Acque, Franco Poidomani, che l’acqua gialla in alcune zone di Marina di Ragusa consiste in un mix di sabbie assolutamente non utilizzabile per fini domestici. Un fatto di una gravità inaudita che questa informazione non sia stata comunicata dal sindaco per tempo, a maggior ragione perché lo stesso, sollecitato in proposito in aula, non ha sentito il dovere, visto che è il responsabile della sanità pubblica cittadina, di emanare una apposita ordinanza”. A dirlo è il consigliere comunale dei Cinque Stelle, Sergio Firrincieli, che torna a battere il tasto su una questione molto seria. “Stiamo scoprendo quello che è accaduto – afferma Firrincieli – dopo circa due settimane dalle prime denunce e vorremmo dunque comprendere se e da parte di chi c’è stata una omissione a tal riguardo, con tutti i rischi per la pubblica incolumità che ciò ha potuto comportare. E come mai, tra l’altro, pur essendo ormai di dominio pubblico quello di cui stiamo parlando, il sindaco risulta in ritardo, fin troppo evidente, nell’adozione dell’ordinanza di cui stiamo parlando? Come mai il primo cittadino non ha sentito il dovere di interpellare l’amministratore unico di Iblea Acque? Ma il sindaco fa il sindaco o si preoccupa solo di leggere i sondaggi? Quello che è accaduto e che sta accadendo è di una gravità estrema. Già in queste ultime ore abbiamo informato l’Asp. L’acqua arriva dalla diga di Santa Rosalia, è stato precisato. Ma visto che continua a uscire così, qual è il problema? Un guasto al potabilizzatore di Camemi oppure, come sembra più probabile, una mancata manutenzione dei filtri? Oppure, chiediamo ancora, una manovra errata da parte di qualche operatore? Qualcuno ci dovrebbe dire, insomma, che cosa sta accadendo. E se non ce lo dice il sindaco, tutto questo attesta l’assoluta inconsistenza dell’operato del primo cittadino. Attendiamo ancora risposte certe su una vicenda di una pesantezza estrema”.