Sanità iblea, Comitato civico articolo 32: piccoli passi avanti ma troppi nodi irrisolti
La sanità iblea nelle attenzioni del Comitato civico articolo 32, a cominciare dalle risultanze del Consiglio comunale di Scicli. " La seduta dell’11 luglio - afferma il Comitato - si può definire solo parzialmente fruttuosa. La partecipazione dei parlamentari dell’opposizione Stefania Campo e Nello Dipasquale , del direttore generale dell’Asp, di rappresentanti sindacali e degli utenti ha inaugurato un metodo certamente positivo. Spiace rilevare che tutti i parlamentari regionali e nazionali della maggioranza di governo, nonostante siano stati invitati per tempo , hanno preferito disertare il confronto . Così come è mancata la voce dei vertici del distretto sanitario di Modica e dell’ospedale di Scicli. Il vertice del Consiglio, il Sindaco , Assessori, Consiglieri di maggioranza e di minoranza e i cittadini intervenuti hanno argomentato numerose criticità.
Dalla replica del Direttore Generale, altalenante tra dettagli ed evasività, si evince l’opportunità di andare oltre le periodiche riunioni tra l’azienda e i sindaci. Occorre insomma dare spazio al confronto diretto con i cittadini-utenti.
Rispetto alle gravi carenze nella rete di comunicazione telematica , le ingiustificabili lacune nella gestione dell'accoglienza e delle aree di attesa ci sono state assicurate le prime parziali risposte.
Ma tutto ciò non basta. Non basta - continua la nota - aver predisposto l'installazione di una pensilina davanti l’ospedale Giovanni Paolo II. Non basta aver assicurato che (finalmente !!) saranno garantiti i posti a sedere nell’area di attesa dell’ambulatorio di Ostetricia e Ginecologia. Non basta che saranno previsti gli “sportelli H” in tutte le aree di maggiore affluenza di pubblico.
Nei percorsi di prevenzione e cura per le patologie più gravi registriamo ancora interruzioni e ritardi poco compatibili con i bisogni dell’utenza. Così come nelle “trincee” dei pronto soccorso.
Nel corso dell’ultima settimana abbiamo registrato sei casi di pazienti affetti o con sospetta patologia oncologica. Pertanto in simili circostanze si dovrà instaurare un ”filo diretto". In tal senso il presidente dottor Gugliotta , o altro medico volontario, seguiranno personalmente, con il team addetto in azienda, i tempi di accertamento, follow up e monitoraggio.
L’ associazione continua a vigilare e assistere gli utenti che registrano disservizi o abusi . A tale scopo confermiamo che è possibile inviare messaggi al numero 379 2984907 oppure dirittisanitaesalute.ragusa@gmail.com