Verso Genova la Ong Sea - Eye4 con 174 migranti esausti
Cinque operazioni di soccorso in 24 ore della 'Sea-Eye4' che ha salvato 231 migranti. Seguendo le istruzioni delle autorita' italiane, il team della ong tedesca ha consegnato alla Guardia costiera italiana le persone soccorse durante l'ultima operazione e ora, con 174 migranti, si dirige verso il porto di Genova, distante circa 600 miglia nautiche, dove l'arrivo e' previsto giorno 11. Nel dettaglio, il 7 luglio era arrivata la chiamata di Alarm Phone per 46 persone, evacuate da un gommone in pericolo. Poche ore dopo il veliero Nadir di Resqship e' intervenuta per un gommone con 60 persone, facendone salire su scialuppe 22, tra cui una madre e il suo bambino in attesa di Sea Eye4 che ha recuperato tutti. Alle 2 del mattino dell'8 luglio, la nave della ong tedesca ha raggiunto un'imbarcazione in vetroresina con altre 10 persone. Ieri mattina l'equipaggio, insieme a Nadir, ha portato in salvo un totale di 58 persone da una barca di legno che imbarcava acqua. L'operazione si e' conclusa alle 7 del mattino. Poco dopo mezzogiorno, la nave ha trovato un altro gommone in pericolo e ha tratto in salvo 57 persone, tra cui una donna in stato avanzato di gravidanza. "Cinque salvataggi in 24 ore: questo dimostra lo stato di emergenza attuale nel Mediterraneo e quanto sia importante essere li' per salvare vite umane",afferma Gorden Isler, presidente di Sea-Eye, "ma inviando navi di soccorso civili in porti lontani dobbiamo calcolare sei giorni per solo il viaggio da e er Genova: stiamo perdendo tempo prezioso nella zona di ricerca e soccorso, durante la quale non possiamo aiutare le persone bisognose. Questa politica puo' avere conseguenze fatali per le persone in cerca di protezione". "Abbiamo a bordo una donna incinta che necessita di cure mediche urgenti. Molte delle persone soccorse - afferma infatti Ayesha Sattar, medico di bordo - hanno trascorso giorni nel Mediterraneo e sono indebolite e gravemente disidratate. Alcune soffrono di ustioni da carburante, ustioni chimiche che si verificano quando la benzina si mescola con l'acqua di mare e poi arriva a contatto con la pelle umana. Serve lo sbarco urgente"