Nella Corea del Nord, tappeto rosso per Putin, kim:' I nostri Paesi hanno resistito a prove della storia'
Il leader nordcoreano Kim Jong-un ha accolto con tutti gli onori e con un grande tappeto rosso il presidente Vladimir Putin, alla disperata ricerca di armi e munizioni per la sua guerra all'Ucraina, atterrato in piena notte a Pyongyang e in netto ritardo rispetto al programma.
"I nostri due Paesi hanno resistito alle prove della storia, generazione dopo generazione e secolo dopo secolo", ha detto il rispettato maresciallo, nel resoconto della Kcna, parlando delle relazioni tra Corea del Nord e Russia, dopo che Putin è sceso dal suo aereo.
Kim "ha stretto la mano a Putin e lo ha abbracciato calorosamente, esprimendo la sua gioia e felicità di incontrarlo di nuovo" dopo il vertice allo spazioporto di Vostochny lo scorso settembre, ha aggiunto la Kcna.
I due leader si sono recati insieme nella stessa auto alla Kumsusan State Guesthouse, attraversando le strade di Pyongyang piene di bandiere russe e nordcoreane, di striscioni di benvenuto e di gigantografie di Putin. Durante il breve viaggio "hanno scambiato le loro opinioni e hanno aperto le loro menti per sviluppare in modo più sicuro le relazioni Corea del Nord-Russia. La visita di Putin nella Dprk cade in un momento straordinario, in cui le tradizionali relazioni di amicizia e cooperazione bilaterale sono sicuramente entrate in un percorso di nuovo sviluppo globale". A sorpresa, il network statale Kctv ha già mostrato le immagini del primo saluto tra leader.
Il ritardo dello zar ha ridotto la sua visita al Nord a un solo giorno. Inizialmente era previsto che Putin arrivasse martedì sera, ma il Cremlino ha annunciato l'atterraggio a Pyongyang solo in piena notte, ritardato a causa della precedente sosta a Yakutsk, città nella Siberia orientale. Putin dovrebbe partecipare a un banchetto ufficiale a mezzogiorno e successivamente tenere un vertice con Kim, prima di ripartire in serata per Hanoi, in Vietnam.
Putin ha la consolidata reputazione di ritardatario: nel 2014, ad esempio, fece aspettare la cancelliera tedesca Angela Merkel 4 ore e 15 minuti, mentre nel 2018 toccò all'ex premier nipponico Shinzo Abe ha attendere 2 ore e 30 minuti. Lo zar, invece, fu puntuale nove mesi fa nell'incontro con Kim nell'Estremo Oriente russo.