Modica, tornano i "Santuna di San Pietro": presentata in duomo la statua del Principe degli apostoli
Sono tornati i “Santuna di San Pietro”. E il primo, Pietro, dall'alto dei suoi 4 metri e oltre, ha fatto il suo ingresso trionfale nel duomo di Modica a lui dedicato proprio domenica sera, fermandosi vicino all’altare quasi a rendere omaggio al parroco, don Giuseppe Stella, e a due suoi mèntori: Pierpalo Ruta e Walter Buscema, i fondatori dell’Associazione “Kalikantun”, dal nome del primo insediamento rupestre nella zona del castello di Cava Ispica. “Vogliamo guardare al passato – dicono Pierpaolo e Walter – anche per onorare la memoria dei nostri genitori, Franco Ruta, il papà del cioccolato di Modica, e il giornalista Giorgio Buscema. Entrambi accomunati dalla passione per le tradizioni popolari della Contea di Modica e per la loro valorizzazione. Noi cerchiamo di seguire le loro orme, guardando al passato per coltivare la memoria di una città come Modica che, purtroppo, spesso, dimentica le sue radici”.
Ecco, allora, il primo passo per il recupero della tradizione della processione dei “Santuna” durante la festa di San Pietro, interrotta a metà degli Anni Cinquanta del secolo scorso per decisione del vescovo, monsignor Calabretta, secondo il quale i santoni erano diventati occasione di dileggio alla festa stessa. Altri tempi e altra sensibilità.
Ora, a distanza di oltre 70 anni, torneranno, dal 2025, anno del Giubileo, a percorrere il centro di Modica. E saranno certamente l’attrazione principale della prossima festa del Patrono, suscitando
entusiasmo e meraviglia come domenica sera in una chiesa gremita di fedeli e di pubblico che non ha potuto trattenere l’applauso quando è comparso, tra le navate, il grande simulacro di San Pietro.
Il parroco don Giuseppe Stella ha ripercorso le tappe dell’antica tradizione modicana che vedeva le statue in cartapesta dei dodici apostoli, alte più di quattro metri, unirsi al corteo dei festeggiamenti in onore di San Pietro.
Ruta e Buscema hanno specificato come il progetto sia il frutto di un lungo lavoro di studio e di recupero delle tradizioni. I Santoni, infatti, si inseriscono in un più ampio filone storico di tradizioni catalane e spagnole dei cosìddetti “Gigantes” in cui statue di cartapesta alte fino a 6 metri vengono fatte sfilare in occasione di particolari eventi di carattere religioso. Quella modicana è stata probabilmente una tradizione arrivata con gli spagnoli e che è possibile riscontrare anche in altre città della Sicilia. E’ stato messo in risalto anche il lavoro dell’artigiano Giorgio Cicero - che ha realizzato il santone di San Pietro e che realizzerà anche gli altri-, e quello della sarta Rita Alasso per il confezionamento degli originali costumi.
Obiettivo del progetto è quello di fare in modo che per l’anno prossimo, in occasione dell’anno giubilare, possano uscire in processione tutte le statue degli apostoli, più quella di Gesù: complessivamente, quindi, 13 statue. Per ottenere questo è necessario un lavoro comune e fare in modo che questo progetto possa coinvolgere quante più persone possibili ed essere un punto di attrazione per tutti coloro che vogliono impegnarsi fattivamente nell’ambito delle attività culturali della città. Peccato che, domenica sera, alla presentazione del primo Santone e delle iniziative collegate alla festa del prossimo anno, sia mancata la voce dell'amministrazione comunale di Modica i cui rappresentanti erano tutti impegnati in un evento-spettacolo a Modica Alta.
L’Associazione Kalikantun, per la realizzazione dell’evento di domenica sera, si è avvalsa della collaborazione della parrocchia di San Pietro e dell’Associazione “La Via delle Collegiate”.
Adesso spetta alle forze sane e vive della città collaborare al raggiungimento di un obiettivo degno del tessuto culturale di Modica.
Nella foto, da sinistra: Walter Buscema, la sarta Rita Alasso, l’artigiano Giorgio Cicero, Pierpaolo Ruta. Dietro, Paolo Segreto, della Via delle Collegiate.