Ragusa, bocciato in Consiglio ordine del giorno del PD sul caso IbleaAcque
Bocciato dalla maggioranza al Consiglio comunale di Ragusa l’ordine del giorno presentato dal gruppo del Partito Democratico per impegnare l’amministrazione Cassì a una presa di posizione inequivocabile sulla vicenda IbleaAcque che da mesi tiene banco nel dibattito politico cittadino. Nell’ordine del giorno si chiedeva all’amministrazione di mettere nelle condizioni il Comune di riappropriarsi “dei ruoli idrici che i ragusani pagano pur senza godere del servizio efficiente che sarebbe loro dovuto” e di “prendere le distanze da IbleaAcque spa, “anche recedendo” dall’assetto societario in modo da tutelare l’Ente e i cittadini in ogni aspetto.
“Abbiamo l’impressione che sulla questione IbleaAcque - dichiarano Chiavola e Calabrese, quest’ultimo segretario cittadino del PD - l’amministrazione Cassì e la sua maggioranza non stiano facendo gli interessi dei ragusani. Abbiamo una società che produce debiti, un amministratore unico la cui nomina sembrerebbe illegittima, concorsi sartoriali… E in tutto questo il Comune di Ragusa non incassa più i ruoli dovuti dai cittadini per il consumo dell’acqua, ma continua a pagare le salatissime bollette elettriche per gli impianti che servono alla distribuzione. Il Comune, inoltre, stante questa situazione, ha perso la competenza per intervenire sui progetti relativi alla distribuzione idrica e alle manutenzioni. A Ragusa ci sono decine di perdite d’acqua, alcune da diversi mesi, Iblea Acque non è intervenuta e il Comune non può farlo”.
NELLA FOTO, Chiavola (a sinistra) e Calabrese