Acate, presentato il libro di Emanuele Ferrera "Romanzo Acatese": nel segno di cultura e solidarietà
Cultura e solidarietà nell’appuntamento per la presentazione del libro del giornalista Emanuele Ferrrera “Romanzo Acatese cronache e storie iniziando da Pirricchiu” svoltasi sabato pomeriggio nella Chiesa del Carmelo di Acate alla presenza di un pubblico numeroso e attento. Nel suo libro Emanuele Ferrera, selezionando oltre cento articoli della sua collaborazione di oltre 40 anni (dal 1979 al 2023) con quotidiani siciliani, periodici locali e testate online, è riuscito a porgere al lettore uno spaccato – umano e sociale – della sua città. Un panorama nel quale emerge una comunità dalle nobili tradizioni e ancora legata, fortunatamente, ai valori fondamentali del vivere civile, retaggio di una sana cultura contadina.
L’affollato firmacopie alla fine della serata ha costituito la cartina di tornasole del gradimento di quanti hanno voluto esprimere apprezzamento per il libro e, nello stesso tempo, contribuire allo scopo solidale dell’iniziativa letteraria.
All’appuntamento di sabato hanno dato il loro contributo, il sindaco di Acate, Gianfranco Fidone, la presidente del Consiglio comunale Cristina Cicero, l’assessore alla Cultura, Giuseppe Raffo, il parroco, don Mario Cascone, lo storico Antonio Cammarana e il giornalista Concetto Iozzia, che ha dialogato con l’autore. Alcuni brani sono stati letti dal professore Giovanni Lantino, presenti alcuni dei “protagonisti di quelle corrispondenze inviate dall’autore al Giornale di Sicilia.
A fare da moderatore, in una chiesa che non è riuscita a contenere il pubblico, è stato il giornalista Salvatore Cultraro.
Emanuele Ferrera, nel suo intervento conclusivo, ha esposto i motivi che lo hanno stimolato a dare alle stampe il libro che costituisce un prezioso contributo alla memoria storica della Comunità Acatese, così come sottolineato anche dal vescovo di Ragusa, La Placa, impossibilitato a partecipare all’iniziativa, e che ha inviato una lettera di saluto all’autore e al pubblico presente.
“Fanno tanto le associazioni che si prodigano tutti i giorni per lenire sofferenze e risolvere una necessità e se anche la cultura e la memoria, come in questo caso, danno una mano alla solidarietà, la soddisfazione, certamente non solo mia, è duplice. Io la conosco bene e so quanto sia importante – ha dichiarato l’autore - . Per quanto riguarda l’argomento che apre “Romanzo Acatese – ha concluso - voglio solo dire che i diritti umani non cessano con la morte, c’è l’obbligo di conservare la dignità dei morti e la memoria di ogni uomo. Non si tratta solo di culto della memoria, ma di una doverosa salvaguardia del diritto umanitario e di rispetto dell’essere umano. Purtroppo la vicenda del dissidente russo Navalny ci ricorda che il male è sempre in agguato, duro a morire”.