La strage di Altavilla, legali della coppia rinunciano al mandato
"Rimetteremo il nostro mandato per problemi legati all'organizzazione del lavoro del nostro studio". Lo hanno annunciato gli avvocati Vincenzo e Sergio Sparti che difendono Sabrina Fina e Massimo Caradente, la coppia indagata nell'inchiesta per la strage in famiglia di Altavilla Milicia. Il medico legale che era stato incaricato da loro comecconsulente per l'autopsia ha dovuto rinunciare per un problemacdi incompatibilità con un suo ruolo professionale. Resta nominato, invece, l'architetto Concetto Miccichè, per l'esame su delle ossa umane. Secondo quanto si è appreso if amiliari della coppia avrebbero già trovato dei nuovi legali di fiducia da sottoporre all'approvazione dei due indagati.
Intanto è iniziata presso il Policlinico di Palermo l'autopsia sui corpi delle vittime della strage di famiglia ad Altavilla Milicia: la quarantenne Antonella Salamone e due dei suoi tre figli, Kevin di 15 anni ed Emanuel di 5 anni. A eseguirla il medico legale Davide Albano, il perito nominato dalla Procura di Termini Imerese. Per il triplice omicidio in concorso e soppressione di cadavere sono indagati e detenuti Giovanni Barreca, 54 anni, marito della donna e padre dei due bambini, Sabrina Fina e Massimo Carandente. Nella strage familiare è indagata anche la terza figlia 17enne della coppia, accusata di avere partecipato alle torture e all'omicidio della madre e dei due fratelli convinta che il demonio fosse entrato in casa. E' stata lei stessa a confessarlo ai magistrati della Procura dei minorenni che la seguivano, dopo l'arresto del padre reo confesso dei delitti, e l'avevano affidata a una comunità protetta. Ammissioni che le sono costate l'accusa di omicidio plurimo e occultamento di cadavere e il carcere.