Incidenti a Bruxelles per la protesta dei trattori: 4 fermi
Le autorità belghe finora hanno disposto quattro fermi amministrativi nel quadro dell'assedio dei trattori a Bruxelles avvenuto nel giorno del Consiglio europeo straordinario.
Lo ha indicato il sindaco della capitale belga, Philippe Close, ai microfoni di Rtl. Gli agricoltori giunti in città "sono più del previsto: avevamo stimato 800 trattori, mentre sono 1300 con oltre duemila persone", ha detto Close. "Siamo riusciti a concentrare i trattori nel distretto Ue e allo stesso tempo si è potuto tenere il vertice", ha evidenziato, indicando che la priorità è "il dialogo" ma che "la polizia è pronta se la situazione dovesse degenerare".
I rappresentanti delle maggiori associazioni di agricoltori del Belgio ed europee incontreranno nel pomeriggio a Bruxelles la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, il premier belga Alexander De Croo e il premier olandese Mark Rutte. Lo fanno sapere la presidenza di turno dell'Ue del Belgio e la Copa-Cogeca, l'associazione che riunisce le cooperative agricole Ue.
"È giusto dire che i nostri agricoltori hanno dato prova di resilienza. Gli agricoltori possono contare sul sostegno dell'Ue: destiniamo quasi un terzo del bilancio dell'Ue e solo nel 2023 abbiamo dato un'assistenza straordinaria per 500 milioni di euro a chi è stato colpito dalla crisi. È un sostegno fondamentale. Ora collaboriamo con gli Stati membri per rispondere alle sfide immediata. Adesso dobbiamo sviluppare una road-map per il futuro, per arrivare alla neutralità climatica, il dialogo strategico è iniziato la settimana scorsa", ha detto von der Leyen.
Il confronto arriva dopo una giornata di alta tensione a Bruxelles, dove oltre un migliaio di trattori hanno bloccato le strade del quartiere europeo mentre era in corso il vertice straordinario dei leader Ue sul bilancio comunitario. In mattinata circa 1300 trattori hanno occupato le strade di Bruxelles, secondo la polizia. E nel pomeriggio hanno minacciato di bloccare la tangenziale. A lanciare la proposta è stato il vicepresidente della Federazione dei giovani agricoltori belgi (Fja) dando il via alla smobilitazione delle centinaia di mezzi presenti sin dalla scorsa notte nel perimetro adiacente al Parlamento europeo.
Dopo un'intera giornata di assedio davanti all'Eurocamera, il portavoce dei giovani agricoltori, parlando da un trattore, ha espresso la sensazione condivisa di non essere stati ascoltati. I trattori sono quindi partiti in direzione del ring della capitale belga.
Prosegue intanto nel nord del Paese il blocco al porto di Zeebrugge, iniziato nella serata di martedì. La polizia non può ancora prevedere la durata dell'azione. "Dipenderà dalle discussioni al vertice europeo a Bruxelles e alla conferenza sul futuro dell'agricoltura a Gand", riferiscono le stesse forze dell'ordine.
Un centinaio di agricoltori ha lanciato bottiglie e uova contro la sede del Parlamento europeo all'ingresso principale situato a Place de Luxembourg. La polizia, schierata in tenuta anti-sommossa dietro alle transenne posizionate lungo tutto il perimetro, ha azionato gli idranti. I manifestanti, presenti nelle vie adiacenti all'Eurocamera con centinaia di trattori, hanno fatto esplodere anche numerosi petardi al grido di 'Senza agricoltori non c'è agricoltura'.
Gli agricoltori, arrivati da tutta Europa per protestare contro la Politica agricola comune (Pac) e il Green Deal, hanno bloccato Place de Luxembourg, e hanno appiccato alcuni roghi con legna e pneumatici. Molte le esplosioni di petardi.
Abbattuta una delle sculture storiche presenti a Place du Luxembourg, risalente al 1872, davanti alla sede del Parlamento europeo. La statua fa parte del complesso monumentale John Cockerill, in memoria del pioniere dell'industria siderurgica e della ferrovia in Belgio. La statua giace ora a terra sul prato al centro della piazza, circondata da nuovi roghi appiccati in mattinata dagli agricoltori e alimentanti con legna e pneumatici. Su un'altra statua del monumento è stato affisso il cartello: 'People of Europe, say no to despotism' ('Popoli d'Europa, dite no al dispotismo').