Infrastrutture nel Ragusano, la Cgil: speculazione politica e corruzione non devono bloccare gli appalti
"E' veramente partito male il 2024 per le infrastrutture del nostro territorio, con il ritiro dei fondi per il lotto Modica Scicli della autostrada Siracusa - Gela e la notizie che la Ragusa - Catania sarebbe oggetto degli interessi dei lobbisti e degli imprenditori sotto inchiesta per corruzione all'Anas". Lo afferma il segretario generale della Cgil di Ragusa, Peppe Scifo. "Sul finanziamento revocato a causa dello sforamento del termine massimo (31/12/2023) per appaltare i lavori di costruzione del lotto autostradale nessuna scusa e nessuna giustificazione è plausibile. Perché è del tutto evidente l'immobilismo e l'inefficienza del governo regionale e delle sue strutture a partire dal Cas. Dire che i fondi sono stati ritirati perché lo stanziamento previsto era insufficiente, a causa dell'aumento dei costi delle materie prime, non può essere una motivazione valida. Andavano fatti i dovuti adempimenti secondo i termini previsti ed integrare il finanziamento, anche con in fondi del FSC destinati alla Sicilia anziché dirottarli per il progetto del ponte sullo stretto".
"Poi c'è il capitolo corruzione - continua il segretario della Cgil -che vede coinvolto il progetto della RG - CT già esecutivo in fase di realizzazione, dove auspichiamo che venga fatta luce al più presto e che questo non influisca sui lavori di costruzione dell'opera. In Sicilia storicamente la corruzione è stata tra le cause dei lunghi ritardi nella realizzazione delle opere, auspichiamo che questo non si ripeta nella RG-CT, perché sarebbe disastroso per il nostro territorio. La Cgil nel campo delle grandi opere è impegnata nel lavoro di rappresentanza e contrattazione a tutela dei lavoratori per rivendicare il rispetto dei contratti e delle norme sulla sicurezza nei cantieri. Per questo sottoscriviamo i protocolli di legalità in Prefettura e nei Ministeri, non certo per pura formalità, perché occorre vigilare in tutta la catena delle aziende appaltatrici soprattutto nei sub appalti. Ma l'opera di controllo e vigilanza spetta principalmente alle committenze e alle autorità preposte dentro un quadro di norme coerenti allo scopo".