Modica. Consiglio rinviato sul consuntivo 2021, il PD: maggioranza e sindaca arroganti
Rinviato al 10 gennaio il Consiglio comunale di Modica convocato per il pomeriggio di mercoledì con all'ordine del giorno l'approvazione del conto consuntivo 2021 che giunge all'attenzione dell'assemblea cittadina con il parere negativo dei revisori dei conti. Una spada di Damocle sulla testa dei consiglieri che potrebbero pagarne le conseguenze, sia sul piano della responsabilità penale che su quello del danno erariale. Il rinvio è arrivato in maniera inattesa e con una procedura bollata pesantemente dal Partito Democratico che, in una nota, esprime "indignazione per i comportamenti arroganti della Sindaca e dei consiglieri di maggioranza”.
“Stasera, dimostrando scarsissimo senso di responsabilità e disprezzo del ruolo istituzionale – dice il segretario dei Dem, Salvatore Poidomani – i consiglieri comunali di maggioranza, rappresentati in aula dai capigruppo e manovrati dall’onorevole Abbate, hanno perpetrato un danno a tutta la comunità modicana omettendo ancora una volta di approvare il rendiconto del 2021. Il consiglio comunale era stato convocato per l’approvazione del consuntivo ed è stato rinviato immotivatamente, con un espediente infantile e pretestuoso, avallato da un parere illegale del segretario comunale. Un abuso, un atto di tracotanza e di palese illegalità, che sarà segnalato alle autorità competenti. La Sindaca, che all’esterno ostenta tranquillità dichiarando di vedere la luce in fondo al tunnel, ha assistito inerte, si è dovuta piegare alla irragionevole decisione e ha dovuto prendere atto che la maggioranza non è compatta come lei pensa. In fondo alla galleria la notte è ancora nera.
La città ancora una volta è stata maltrattata – aggiunge Poidomani – . Le esigenze dei cittadini, dei lavoratori che aspettano lo stipendio, dei creditori non pagati e di tutti coloro le cui sorti dipendono dai bilanci, sono state ignorate. Altro che “prendersi cura”, cara Sindaca. Un’Amministrazione che non riesce ad approvare il consuntivo di una gestione finanziaria risalente a oltre due anni prima denota inefficienza e incapacità politica”.
Dello stesso tenore l’opinione di Vito D’Antona di Sinistra Italiana. “Con una procedura anomala e senza neppure svolgere l’appello – dice – il Consiglio Comunale, viene clamorosamente rinviato. Un fatto politicamente ed amministrativamente gravissimo, se si pensa che il rendiconto andava approvato entro il 30 aprile 2022; invece è stato adottato, in veste di Giunta Comunale, dal Commissario straordinario il 17 aprile 2023 ed il 9 maggio 2023 ha ricevuto, per la prima volta in assoluto, il parere contrario del Collegio dei Revisori dei Conti.
Dopo avere fatto trascorrere inutilmente cinque mesi, il 12 ottobre 2023, l’Amministrazione Monisteri approva una delibera con la quale, dopo avere preso atto del parere negativo dei Revisori, cerca di controdedurre alle criticità sollevate dal Collegio e conferma lo schema di rendiconto col parere negativo, trasmettendolo al Consiglio.
Oggi il clamoroso rinvio dell’argomento – prosegue D’Antona – senza alcuna apparente e plausibile motivazione, mentre il quadro finanziario del Comune si fa sempre più grave e pericoloso, atteso che il Comune da ottobre si trova doppiamente commissariato dalla Regione Siciliana per non avere approvato nei termini di legge il rendiconto dell’anno 2022 e il bilancio di previsione del triennio 2023/2025.
Quanto avvenuto oggi ci conferma ancora una volta nella sottovalutazione da parte di questa Amministrazione sin dal suo insediamento della questione finanziaria.
Chi oggi si è assunta la responsabilità di non tenere il Consiglio deve sapere che la puntualità e il rispetto dei termini di legge per l’approvazione dei bilanci di previsione e dei rendiconti sono stati sempre elementi valutati dalla Corte dei Conti in sede di verifica del piano di riequilibrio; scriveva la Corte dei Conti che il mancato rispetto dei termini: “ ..può rappresentare un elemento di valutazione per il successivo giudizio sul piano .. “