Ex segretario della Cgil al sindaco: "Siracusa al comando di Italia - Carta"
Non le manda a dire l'ex segretario della Cgil di Siracusa, Paolo Zappulla, che senza fare sconti di sorta, attacca l'amministrazione Italia. Lo fa nel suo profilo social e scrive: "Nella conferenza stampa di fine anno il sindaco le ha sparate grosse: "la conferma della mia rielezione è uno sprone dei cittadini siracusani a portare avanti il processo..." ..." un consiglio comunale plurale e vivace con il quale fin da subito abbiamo trovato una proficua collaborazione..." sono alcune delle perle pronunciate da Italia. Caro Sindaco - scrive Paolo Zappulla - se i cittadini avessero condiviso l'operato della tua amministrazione, fino a spronarti a proseguire, ti avrebbero eletto al primo turno. Invece quasi l'80 % di quelli che hanno votato ha scelto altri candidati a sindaco. La tua rielezione la devi a Bandiera, a Carta, ai tanti consiglieri comunali eletti nel centrodestra e passati armi e bagagli dalla tua parte e agli elettori di Renata Giunta che hanno considerato la tua rielezione il male minore.
Tutto questo ha poco a che fare con la libera e convinta scelta dei cittadini e ci consegna un consiglio comunale tutt'altro che plurale ma, tranne il PD e poco altro, totalmente allineato con le tue decisioni.
È questo il quadro in cui in una conferenza stampa si possono affermare le cose più strampalate, spacciandole come conquiste, come ad esempio la gestione dei debiti fuori bilancio.
Se è vero che alcuni di questi debiti vengono da lontano, è altrettanto vero che l'entità dei debiti è dipesa dalle scelte fatte da chi ha amministrato negli ultimi dieci anni. Amministrazioni in cui l'attuale sindaco ha avuto ruoli di primissimo piano. Su questo nessuna autocritica da parte del Sindaco, anzi ha rivendicato il merito di avere "convinto" la maggioranza dei consiglieri comunali a chiuderli.
Ma per me la parte peggiore della conferenza stampa è quella dedicata ai programmi futuri: il Sindaco vuol proseguire sulla strada tracciata, puntando sulla forza propulsiva dei grandi eventi.
Mi chiedo: se neanche Dolce & Gabbana, Ortigia trasformata in una grande friggitoria a cielo aperto e tutti gli spettacoli al teatro Greco, hanno impedito di precipitare al 104 esimo posto per qualità della vita, quantomeno bisognerebbe riflettere e dire che tutto questo non basta e occorre anche molto altro..
E qui cominciano i silenzi del Sindaco:
- il silenzio sull'aumento della povertà, su una città sporca, caotica, senza servizi essenziali per le famiglie e per anziani. Silenzio sulla gestione e costo dell'acqua e dei rifiuti.
-Silenzio su una città progressivamente desertificata, dove chiudono imprese e attività commerciali.
Dove non si fa economia e non si produce lavoro e reddito, una città da cui scappano i giovani, per studiare e lavorare altrove.
Ma su tutto questo il Sindaco tace e, purtroppo, tacciono anche i partiti che in questa città dovrebbero fare opposizione.
Tacciono i partiti di destra, che dai siracusani avevano avuto la maggioranza dei consiglieri eletti, tace anche il PD nelle sue espressioni più alte e rappresentative, tace anche l'intera coalizione che aveva sostenuto la candidatura di Renata Giunta.
Io penso che la vera forza del sindaco Italia non sia il consenso della città ma l'assenza dell' opposizione.
Opposizione che, visto che molti dei consiglieri eletti sono diventati meri esecutori delle direttive della coppia Italia/Carta, va costruita soprattutto tra i cittadini, sui problemi concreti che i siracusani vivono quotidianamente".