Modica, dal terremoto del 1693 alla ricostruzione: esperti a confronto alla Fondazione Grimaldi
Dal catastrofico terremoto dell’11 gennaio del 1693 nel Val di Noto alla ricostruzione, alle prospettive future nel tessuto urbanistico di Modica. Sono state le direttive sulle quali si è mosso il convegno che si è svolto sabato scorso a Palazzo Grimaldi di Modica organizzato dall’Università di Catania, dalla Fondazione Salvatore Calabrese, dalla Fondazione Grimaldi e dal Lions Club di Modica. Dopo i saluti istituzionali, sono iniziati gli interventi di docenti dell’Università di Catania, architetti e ingegneri. E’ stata illustrata la genesi della ricostruzione nelle città del Val di Noto, con le sostanziali differenze nella scelta delle zone dove riedificare dopo il sisma. E’ stato portato ad esempio il caso di Noto che ha ricostruito in un’altra area rispetto a quella abitata fino al 1693, mentre Modica ha ricostruito nello stesso sito: una scelta dettata sia da esigenze urbanistiche che dalle caratteristiche del territorio.
Nel corso del convegno sono stati affrontati temi di natura sociologica legati all’Urbanistica e al Diritto. Gli aspetti sociali dell’Urbanistica sono stati illustrati da Orazio Licciardello, professore ordinario di Psicologia sociale all’Università di Catania. Non sono mancati, da parte di architetti e ingegneri, i suggerimenti riguardanti gli aggiustamenti urbanistici per le città del Val di Noto, compatibilmente all’assetto di centri storici da “maneggiare con cura” e molto difficili da adattare alle esigenze di una urbanistica che tenga in debita considerazione le esigenze di una società sempre più tecnologica e meccanizzata.
Ha fatto da moderatore durante il convegno il presidente del Centro di documentazione ricerca e studi sulla cultura dei rischi di Catania. Le conclusioni del convegno sono state tratte da Paolo La Greca, professore ordinario di Urbanistica all’Università di Catania e vicesindaco di Catania. Un convegno che il presidente della Fondazione Grimaldi, Salvatore Campanella, non ha esitato a definire “occasione eccezionale” per l’argomento trattato. Dello stesso tenore il parere del sindaco di Modica, Maria Monisteri, che ha sottolineato la qualità dei relatori i cui pareri possono costituire preziosi suggerimenti per gli amministratori delle città del Val di Noto.
NELLA FOTO, il tavolo dei relatori al convegno