Ragusa, gatti e cani ingabbiati: l'Oipa chiede l'accesso agli atti
Dopo l’intervento delle guardie zoofile dell’Organizzazione internazionale protezione animali (Oipa) che ha portato alla luce la crudele vicenda di gatti chiusi in trasportini di ferro morti o moribondi e cani in estrema sofferenza chiusi con teli oscuranti in spazi angusti, l’Ufficio legale dell’associazione ha inviato istanza di accesso agli atti al sindaco del Comune di Santa Croce Camerina (RG), Giuseppe Dimartino, e al Servizio veterinario dell’Azienda sanitaria provinciale di Ragusa. La stessa istanza è stata inviata per conoscenza al Garante dei diritti degli animali della Regione Sicilia, Giovanni Giacobbe Giacobbe.
Nella richiesta, l’avvocato Claudia Taccani dell’Oipa chiede la documentazione riguardante tutte le attività svolte, nel corso del tempo, dalle autorità di competenza presso la “struttura” della persona segnalata, tra cui le prescrizioni impartite, i controlli effettuati , il numero degli animali detenuti e i registri d’ingresso e uscita, nonché le autorizzazioni relative alla “medesima struttura”.
«La persona era già stata segnalata come accumulatrice, ma nessuno finora le ha impedito di destinare a tale fine tanti animali», ha dichiarato il coordinatore delle guardie zoofile dell’Oipa, Riccardo Zingaro. «Stiamo aspettando con ansia quest’azione per seguire poi gli animali sopravvissuti a tanta crudeltà. A oggi non ci risulta che gli animali siano stati portati in salvo dalle autorità competenti».