Elena Cecchettin in lacrime: Filippo non aveva il diritto di chiudere la vita di Giulia VIDEO
Omicidio Giulia Cecchettin, parla la sorella Elena: "Credo fermamente che la differenza non debba essere sulle spalle delle donne. Gli uomini devono fare un mea culpa - spiega in lacrime - anche chi non ha mai fatto niente, anche chi non ha mai torto un capello". "Sono sicura che almeno una volta abbiate mancato di rispetto a una donna" "Io sono sicura che nella vostra vita c'è stato almeno un episodio in cui avete mancato di rispetto a una donna - aggiunge - avete magari fatto del dei commenti sessisti con i vostri amici. L'ironia da spogliatoio, come la chiamano, non va bene". E magari "Filippo avesse parlato con un terapeuta, con qualcuno che lo poteva aiutare anche solo con un genitore o con un amico, si fosse sfogato", prosegue la ragazza. "Magari questo questo epilogo sarebbe stato diverso. Quando vedete un amico, un po' ossessivo, forse è il caso di parlargli. Forse è il caso di fargli notare che non bisogna esserlo e che non è giusto e che non ha il diritto di esserlo sopra la vita di qualcun altro". "Filippo non aveva il diritto di chiudere la vita di mia sorella" A chi le chiede quali siano i suoi sentimenti nei confronti di Filippo, Elena risponde: "Ha deciso di chiudere la vita di mia sorella e non aveva il diritto di farlo. Ha spezzato anche la vita mia e della mia famiglia, perché io mi sveglio ogni mattina e mi viene da piangere a pensare che mia sorella non è nella camera a fianco alla mia". "Questa mattina me la sono immaginata mentre mi diceva Forza Lele, vai e spacca tutto perché lei mi sopportava sempre e lui non aveva il diritto. Lui non è nessuno per avere questo potere e non doveva prenderselo, non doveva prenderselo". INTERVISTA A LA7