Siracusa, il Consiglio si aumenta il gettone di presenza: solo 3 contrari
Il consiglio comunale di Siracusa ha approvato ieri sera l'adeguamento dei gettoni di presenza dei propri componenti. L’Assise, sotto la presidenza di Alessandro Di Mauro, si è espressa a maggioranza e ci sono stati tre voti contrari. Sono stati invece ritirati dai proponenti, con motivazione, gli altri due punti all’ordine del giornio
L’adeguamento dei gettoni era il terzo e ultimo punto posto in discussione. La proposta era arrivata in aula con il sì unanime della commissione competente e con i pareri tecnico e contabile favorevoli; essa tiene conto della variazione di bilancio approvata la scorsa settimana. Ad esporre la proposta è stato il dirigente del settore Affari istituzionali Enzo Miccoli. L’emolumento sarà pari al 25 per cento dell’indennità del sindaco. La delibera stabilisce che nel 2023 ciascun gettone ha un valore di 104,24 euro e che la somma percepita da ogni consigliere non può superare il totale di 2 mila 293,27 euro mensili; questo importo sarà di 2 mila 760 euro per il 2024. Tali somme saranno raggiunte solo partecipando a 22 sedute (di Consiglio o di commissione), che è il numero massimo consentito in un mese.
La riunione era cominciata con una proposta di Paolo Romano per il passaggio al patrimonio comunale del tratto di Statale 115 che attraversa Cassibile (per la toponomastica è via Nazionale). La questione, non nuova all’Aula, in tempi recenti era stata affrontata con un’interrogazione dello stesso consigliere il quale però, “visto che nessuna azione ad oggi è stata intrapresa”, l’ha riproposta sotto forma di ordine del giorno per impegnare l’Amministrazione a intervenire. Romano ha richiamato due precedenti simili (l’acquisizione di un tratto di Statale 124, zona cimitero, e di Statale 115 individuato come via Elorina) e ha spiegato che la situazione attuale comporta, per le attività commerciali e per lo stesso Comune, disagi in termini di costi e di tempi lunghi tutte le volte in cui si è costretti a rivolgersi all’Anas per l’autorizzazione di lavori.
Nel corso della discussione sono state prospettate altre due soluzioni: una, di Matteo Melfi, favorevole a un approfondimento del tema in commissione; l’altra, di Giuseppe Casella, che puntava alla costituzione di un tavolo tecnico con l’Anas per superare i disagi sofferti dai residenti di Cassibile. Romano, però, ha insistito perché il suo ordine del giorno fosse messo ai voti e, dopo una breve pausa, ha deciso di accettare la mediazione di Massimo Milazzo: ha ritrato il suo documento per favorire l’approfondimento in commissione ma poi ha abbandonato l’aula per protesta.
Al dibattito hanno dato il loro contributo anche Ivan Scimonelli, Damiano De Simone e l’assessore Salvatore Consiglio, che ha prospettato le difficoltà cui andrebbe incontro la proposta. L’iter, ha detto, è complesso perché coinvolgerebbe anche il ministero delle Infrastrutture e perché, secondo la normativa, il passaggio al patrimonio comunale di un tratto di Statale è previsto solo per gli agglomerati con più di 10 mila abitanti, cifra più alta di quella raggiunta a Cassibile.
Portava la firma dei consiglieri del Partito democratico (Angelo Greco, Massimo Milazzo e Sara Zappulla) la mozione prevista come secondo punto all’ordine del giorno e riguardante lo stato dell’illuminazione pubblica in città. In apertura di dibattito, Greco ha annunciato il ritiro del documento registrando due novità: la prima è che la commissione Lavori pubblici ha iniziato a occuparsi della questione avviando un censimento delle zone sprovviste di illuminazione; la seconda è che i tre consiglieri hanno ricevuto in questi giorni una lettera del dirigente del settore, Marcello Dimartino, il cui contenuto, però non è stato letto in aula.
La mozione prendeva atto del fatto che è in corso la graduale sostituzione dei vecchi corpi illuminanti con impianti a Led ma evidenziava anche la presenza, specialmente nelle periferie, di zone ancora al buio o male illuminate. Una situazione, evidenziavano i tre consiglieri, che aumenta i rischi per i cittadini e favorisce le attività criminali.
Nonostante il ritiro della mozione, sul punto sono intervenuti Andrea Firenze, Damiano De Simone, Sergio Bonafede, Paolo Cavallaro e Francesco Vaccaro, mentre il vice sindaco Edy Bandiera ha fatto il punto della situazione. Dal 2022, ha detto, il servizio è gestito dalla “Enel Sole srl” che si occupa dei 15 mila corpi illuminanti della città. La convenzione ha una durata di 9 anni e prevede l’ammodernamento della rete, che sarà interamente a Led con un risparmio sui consumi del 50 per cento. Bandiera si è soffermato anche sul fenomeno dei furti dei cavi di rame, che lasciano al buio molte strade, e ha annunciato l’installazione di oltre centro lampioni per illuminare il tratto di strada che va da largo Scieri fino a contrada Carrozzieri.