Guerra in Medio Oriente, Milano divisa in due piazze
"Due popoli e due Stati" che devono convivere in pace; combattere "l'antisemitismo che è un cancro, una piaga virulenta", e "il terrorismo islamico" che "è la piaga del secolo". Il vicepremier, Matteo Salvini, dal palco della manifestazione pro Israele, organizzata in largo Cairoli a Milano, saluta "una piazza libera, non militante, non di partito, con le bandiere di Israele che è uno stato democratico che ha diritto a esistere senza se e senza ma".
Il leader della Lega pronuncia queste parole, mentre qualche via più in là sfila il corteo pro Palestina con circa 4 mila persone, con tensioni, contestazioni al Governo e anche un attacco diretto al leader del Carroccio cui i manifestanti dicono: "Non c'è niente di più patriarcale e machista dell'Esercito". E il vicepremier, dal palco, sottolinea tutta la distanza che separava le due piazze: "A qualche centinaio di metri da qua c'è un'altra manifestazione di cosiddetti antifascisti e antirazzisti che stanno attaccando Israele. Gli ultimi fascisti rimasti sono quelli che stanno sfilando per Milano e che odiano Israele. Nostalgici della paura". Il corteo pro Palestina si apre con lo striscione 'Restiamo umani' e il coro più ripetuto è 'Gaza libera, Palestina libera'. Alla manifestazione, però, sono diversi gli interventi contro Israele e l'occidente.
La manifestazione pro Israele, 'Per la difesa dell'Occidente e delle libertà' organizzata dalla Lega, inizia con la lettura di un messaggio dell'ambasciatore israeliano Alon Bar, seguita dagli interventi, tra gli altri, del ministro Giuseppe Valditara, del governatore Massimiliano Fedriga, dell'Unione associazioni Italia-Israele, della Brigata ebraica Milano e di un operaio musulmano. A
concludere è Salvini, attorniato dai ministri Giancarlo Giorgetti, Roberto Calderoli e Alessandra Locatelli, dai governatori Luca Zaia e Attilio Fontana, dal presidente della Provincia autonoma di Trento Massimiliano Fugatti. Salvini ha plaudito alle diverse centinaia di persone accorse alla manifestazione: "Voi siete la dimostrazione fisica che noi non abbiamo paura. La paura è il primo risultato che i terroristi portano a casa".
Dunque, "chi ha paura ha già perso. La prossima volta in questa piazza aspettiamo anche voi - ha aggiunto rivolgendosi a quanti stanno seguendo da casa, sui social - l'Italia non può avere paura, l'Occidente non può avere paura, la democrazia non può avere paura". L'obiettivo tra Israele e Palestina, ha aggiunto Salvini, deve essere quello di "due popoli, due Stati", ma in pace e "senza bunker", perché "non ne possiamo più di vedere bimbi e donne che soffrono di qualsiasi luogo, il problema non è l'Islam, è l'estremismo e il terrorismo islamico piaga di questo secolo".
Ed "è bello vedere una piazza aperta, non militante, non di partito con tante bandiere di Israele, un paese che ha il diritto di esistere senza se e senza ma". Infine, un appello: "Qualcuno tiene in ostaggio da decenni il popolo palestinese. Su la testa della Palestina, fuori Hamas dalla Palestina e dall'Occidente. Fuori chi finanzia i terroristi, anche in Italia, mi fanno schifo".