Operazione interforze 'Alto impatto' a Palermo
Nel corso del weekend, un'ulteriore operazione interforze riconducibile al protocollo di sicurezza denominato "Alto Impatto", ha presidiato le zone "calde" della movida cittadina. Già a partire dalla giornata di venerdì, Polizia di Stato, Carabinieri, Guardia di Finanza, Polizia Municipale e personale dell'Asp sono stati impegnati lungo i tradizionali itinerari di aggregazione di giovani: via Candelai, via Chiavettieri, via Cassari, Discesa Caracciolo, via Napoli, via Maqueda, piazza Cassa di Risparmio e piazza Villena.
In particolare, sono stati condotti mirati servizi ad assetto interforze con finalità di prevenzione e contrasto, non solo delle manifestazioni di criminalità diffusa, ma anche di tutti quei fenomeni e condotte improntate all'illegalità, incidenti sulla percezione di sicurezza, in modo da contemperare e garantire le esigenze e le legittime aspettative tanto dei residenti quanto degli esercenti e dei loro clienti.
L'attenzione, conformemente alle indicazioni del Comitato Provinciale per l'Ordine e la Sicurezza Pubblica, è stata posta in particolare verso i luoghi di maggior richiamo e aggregazione, dove sono solite riunirsi persone che assumono comportamenti molesti e rissosi perlopiù derivanti dall'abuso di bevande alcoliche.
Nel corso dei controlli, sono stati effettuati accertamenti ispettivi su 12 esercizi commerciali, a seguito dei quali sono state elevate sanzioni amministrative per occupazione di suolo pubblico, elevata una contravvenzione per violazione del regolamento comunale per suolo pubblico (dehors), effettuato un sequestro amministrativo dell'attrezzatura musicale a seguito della violazione della delibera comunale 435/201 (diffusione musica). Un soggetto è stato denunciato in stato di libertà per occupazione di suolo pubblico.
La Polizia Municipale ha proceduto al controllo di un esercizio commerciale in Piazza Garraffello, adibito ad attività di somministrazione di bevande alcolice e superalcoliche con annessa cucina-laboratorio, riscontrando irregolarità di natura amministrativa. Il locale era sprovvisto dell'autorizzazione per la vendita e la somministrazione di bevande alcoliche e superalcoliche, rilasciata dall'Agenzia delle Dogane. Dal controllo, formale e documentale, emergeva che la cucina-laboratorio era priva della necessaria autorizzazione sanitaria, nonché il pubblico esercizio presentava gravi ed evidenti carenze igienico-sanitarie strutturali. Inoltre, il titolare, unico addetto alla mescita delle bevande alcoliche e superalcoliche, non era in possesso dei requisiti professionali prescritti per l'esercizio dell'attività di somministrazione degli alimenti. Così sono state sequestrate 266 bottiglie di bevande alcoliche e superalcoliche ed è stata elevata una multa pari a 5.500 euro.
A tre esercizi pubblici è stata altresì contestata la mancata emissione di documenti fiscali, le cui sanzioni saranno determinate dall'Agenzia delle Entrate.
Sono state complessivamente identificate 291 persone, di cui 21 con precedenti di polizia, elevata 1 sanzione al Codice della Strada.