Bagno di folla a Pachino e Rosolini ai funerali di don Bruno Carbone
Un bagno di folla a Pachino prima e Rosolini dopo, ai funerali di don Bruno Carbone, parroco della chiesa Madre di Pachino, ma per una vita sacerdote di 'riferimento' a Rosolini. Al rito funebre che si è svolto in piazza a Pachino hanno tra l'altro celebrato l'arcivescovo di Palermo, Corrado Lorefice, il vescovo di piazza Armerina e quello della diocesi di Noto, monsignor Salvatore Rumeo. Il feretro del sacerdote scomparso all'età di 66 anni, è stato subito dopo traferito a Scicli, sua città Natale. Poi il passaggio a Rosolini con l'omaggio di migliaia di persone in piazza Garibaldi che con la loro presenza hanno voluto ringraziare don Bruno per la sua opera sacerdotale nel territorio. Sono stati momenti toccanti quando la salma di don Bruno è stata portata all'interno della Chiesa Madre per un fraccoglimento e la preghiera dei fedeli. All'uscita il feretro è stato salutato da un lungo applauso. Per volontà di don Bruno, le sue spoglie riposeranno nel cimitero di Rosolini.
Durante il rito funebre, la vice sindaca di Rosolini, Paola Micieli, ha letto il commiato in rappresentyanza dell'intera comunità.
" La scomparsa di don Bruno è un grave lutto per tutta la Diocesi di Noto ma in particolare per la Città di Rosolini - ha detto Paola Micieli - La sua morte è una perdita dolorosa per tutti noi, per la nostra Comunità: la sua instancabile opera di Sacerdote e di Cittadino, si inserisce incisivamente ed indissolubilmente nell'arco di 26 anni trascorsi a Rosolini. Mi piace ricordare come don Bruno è cittadino onorario di Rosolini. Infatti nell’ottobre del 2007 il Consiglio Comunale pro tempore ebbe a conferirgli la cittadinanza onoraria a testimonianza del suo lavoro encomiabile a livello cittadino.
Un punto di riferimento per tutti , presente sempre in ogni evento, una guida autorevole, sicura, onnipresente, infaticabilmente operosa, senza mai cedimenti non solo nel campo spirituale, ma anche nell'attività civile e sociale quando si trattava del bene della sua Comunità. La sua vita sacerdotale spesa per il prossimo, come una missione da portare avanti giorno dopo giorno.
Lo ricordiamo sempre con affetto in tutti i momenti sia tristi che gioiosi - ha proseguito la vice sindaca - Rispettoso sempre delle istituzioni. La sua rigorosa integrità e onestà gli hanno riservato sempre il rispetto di tutti, anche di coloro che non condividevano la sua parola. Lo ricordiamo nella Sua collaborazione con le Amministrazioni Civili del Comune che incoraggiava sempre con responsabile fermezza, con saggia discrezione congiunta a delicata sensibilità, verso i meno fortunati e soprattutto verso i giovani. Conversava volentieri con chiunque, chi gli chiedeva un consiglio, una parola di conforto. Egli, con la sua operosa attività nel lungo arco di anni trascorsi a Rosolini nelle diverse parrocchie cittadine così intensamente vissuti per il bene di questa comunità, ha tutti i titoli ed i meriti per essere sempre ricordato con affetto e riconoscenza come sacerdote e cittadino benemerito. Rosolini e la diocesi netina ha perso un sacerdote e un grande uomo, ma siamo convinti che continuerà ad aiutarci lassù dal Cielo".
(Le foto sono di Piero Gennaro)