Il femminicidio di Marsala studiato a tavolino, l'ex lo preparava da tempo
E' un omicidio che preparava da tempo quello che ha commesso Angelo Reina a Marsala, uccidendo a colpi di carabina calibro 22 l'ex compagna Marisa Leo. E' quanto emerge dalle indagini condotte dalla squadra mobile di Trapani. Reina, nelle ultime settimane, aveva noleggiato un'auto e a bordo i poliziotti hanno trovato altri proiettili della stessa arma utilizzata per uccidere la Leo, così come scrive Repubblica. E'stato lo stesso titolare dell'agenzia di noleggio a presentarsi davanti gli investigatori. Ma Reina aveva anche fatto pedinare l'ex compagna con un investigatore privato. L'uomo si è presentato spontaneamente in questura a Trapani.
"L'incarico peritale deve essere conferito" e "comunque la Procura non può e non vuole dare notizie sui primi esiti o su altro, trattandosi di atti di indagine". Cosi' il procuratore capo di Marsala, Ferdinando Asaro, sull'autopsia sul corpo di Marisa Leo, uccisa dall'ex convivente Angelo Reina nel Trapanese. Secondo quanto si è appreso la salma è stata già trasferita ieri sera dal cimitero di Marsala all'obitorio della medicina legale di Palermo dove si terrà l'autopsia. L'autopsia sul cadavere verrà eseguita lunedì 11 settembre.
SELVAGGIA LUCARELLI: "MARISA MI RACCONTO' LA SUA STORIA TORMENTATA"
Marisa Leo, la donna 39enne di Salemi (Trapani) uccisa nei giorni scorsi dal suo ex compagno, Angelo Reina di 42 anni, due anni fa aveva scritto alla giornalista Selvaggia Lucarelli dopo la pubblicazione del podcast in cui l'influencer raccontava il suo rapporto tossico con l'ex compagno. "Aveva lasciato lui 20 giorni dopo la nascita della bimba Lo aveva deciso consapevole del fatto che lui, fino a quel momento, avesse fatto di lei ciò che voleva. Sapeva di pagare un prezzo molto alto per quella decisione. Scriveva proprio 'sto pagando'. E leggendo le cronache di questi giorni, so che ha continuato a pagare un prezzo altissimo", scrive Selvaggia Lucarelli su Instagram. "Ci ho pensato un paio di giorni prima di scrivere questo post, in realtà volevo dire delle cose, ma anche rispettare la morte di questa donna stupenda e ormai, nel marasma dei pensierini che affollano le bacheche di tutti, mi sembra sempre di partecipare a un banchetto, più che di aggiungere qualcosa alla discussione. In questo caso poi è ancora più difficile perché Marisa, due anni fa, dopo un podcast mi aveva scritto parlandomi della sua storia tormentata. Non condividerò il messaggio, che alla luce dell'accaduto è straziante. Non serve". "Minacce, paura, inseguimenti, pedinamenti, eppure non è tornata sui suoi passi. Ha ritirato la denuncia, è vero, ma non sarebbe cambiato nulla. Lui non si era mai fermato e nulla l'avrebbe fermato, se non - forse - una reazione tempestiva da parte della legge. L'idea che un uomo che ti insegue in auto o ti minaccia di morte resti libero di continuare a farlo, non può far sentire al sicuro nessuna. Anzi, dopo una denuncia, può far sentire ancora più insicura, perché in lui subentra il rancore per il gesto di sfida e il desiderio di vendetta. Non a caso molte donne vengono uccise alla vigilia del processo. Paradossalmente, le denunce, se non seguite da un'attenta rete di protezione da parte della legge, possono diventare un ulteriore movente. Tutto questo per dire che Marisa non aveva fatto alcun passo indietro e che in realtà aveva smesso di subire. Non voleva neppure far scontare a sua figlia le conseguenze di quella (ex) relazione malata, anzi. Aveva ritirato la denuncia proprio per la bambina, perché non avesse un padre condannato. Sperava, semplicemente, che quell'uomo fosse capace di amare almeno come padre. Marisa gli ha dato una possibilità e non come compagno, ma come essere umano. Non ha sbagliato. Era solo una donna giusta e generosa", ha detto Lucarelli.
SALEMI SI PREPARA A SCENDERE IN PIAZZA
Nell'esprimere il profondo cordoglio ai familiari e il vivo sgomento per i tragici fatti di femminicidio, avvenuti di recente nel territorio trapanese, ai danni della giovane salemitana Marisa Leo, uccisa all'età di 39 anni dall'ex compagno, Angelo Reina, già denunciato per stalking, il quale si è suicidato, subito dopo aver strappato la vita alla donna, 79esima vittima della folle mano dell'uomo in questo 2023, l'associazione Peppino Impastato organizza un corteo in programma a Salemi (TP), venerdì 15 settembre, con raduno, alle ore 19:00, in Piazza Padre Pio, per rendere omaggio alla memoria di Marisa e di tutte le altre vittime di femminicidio.