Strage di Ustica, presto vertice pm Roma: si valuta se sentire Amato
E' in programma per la prossima settimana un vertice in Procura, a Roma, in cui verrà fatto il punto sull'inchiesta ancora aperta sulla strage di Ustica.
Un incontro a cui prenderanno parte, in base a quanto si apprende da fonti di Procura, il procuratore Francesco Lo Voi, l'aggiunto Michele Prestipino e il sostituto Erminio Amelio, quest'ultimo titolare del fascicolo. Obiettivo è valutare eventuali spazi di manovra e l'eventuale opportunità di sentire l'ex premier Amato dopo le sue affermazioni dei giorni scorsi.
Alla presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, "chiedo innanzitutto di riceverci, così parliamo meglio e vediamo di capire l'ordine di grandezza dei problemi correttamente con le carte in mano, con le attività e con le azioni che ogni organo dello Stato può fare in questo momento".
A dirlo è Daria Bonfietti, presidente dell'Associazione parenti delle vittime della strage di Ustica, a "Start" su Sky Tg24. "E quindi - conclude - mi piaceva davvero che ci si potesse confrontare per indurre dei comportamenti positivi e di una certa determinazione e forza nei confronti dei Paesi amici e alleati".
"Io credevo nel 2008 che cadesse finalmente il muro di gomma che aveva avvolto questa vicenda, come ha detto benissimo Andrea Purgatori in tutti questi anni, e invece non è successo. E' successo giustamente che la magistratura abbia riaperto le indagini ma che dopo 15 anni sono ancora in corso e allora il grande amico Giuliano Amato ha detto: se non ci arriva la magistratura dopo 15 anni chiediamo alla politica". Ha aggiunto Bonfietti.
"Amato dice insieme a noi che siamo stanchi di aspettare, sono passati 43 anni e abbiamo delle dichiarazioni importanti che se la magistratura non riesce a darci la fine delle indagini, a cosa abbiano portato queste indagini, ci vada la politica a chiedere conto ai Paesi amici ed alleati - prosegue - Stiamo parlando di Francia, ma io parlo anche di America, di Inghilterra, di Belgio, che la Nato ci ha detto essere presenti quella notte nei nostri cieli".