Parcheggio per 350 posti auto bloccato a Palermo dalla burocrazia
Un terreno di 5.200 metri quadri in pieno centro storico, nel percorso arabo-normanno, a Palermo, che potrebbe ospitare 350 automobili e che a causa di cavilli burocratici i proprietari non riescono a trasformarlo in area parcheggio. E' lo spazio in cui per tanti anni ha avuto sede in affitto la società calcistica "Alberto Amedeo", della famiglia Oliveri, nell'omonimo corso che collega la zona del tribunale a piazza Indipendenza. Generazioni di giovani, accompagnati dai genitori, hanno calcato quei campetti fino al lockdown del marzo 2020. All'ennesima scadenza contrattuale, nella primavera di due anni fa, la famiglia Ravetto, proprietaria da tre generazioni, ha deciso di non rinnovare il contratto di locazione, ritornando in possesso dell'area adiacente alla costruenda stazione ferroviaria di via Imera.
"L'idea è di realizzare un parcheggio a raso - dice Mario Flugy Ravetto - e tengo a sottolineare senza alcun intervento invasivo nel sottosuolo. La precedente amministrazione, guidata da Leoluca Orlando, si è disinteressata, nonostante la penuria di parcheggi in quella zona. Oggi l'atteggiamento della giunta Lagalla è diverso -sottolinea Ravetto -. Potrebbe esserci una soluzione alla vicenda se non ci fosse di mezzo la burocrazia comunale che continua a frapporre ostacoli". Secondo Flugy Ravetto, infatti, sarebbe "la burocrazia continuare a sostenere l'esistenza sull'immobile di seri rischi idraulici e geologici che invece sono inesistenti, come testimoniano le tavole di rischio del Piano stralcio di assetto idrogeologico, il cosiddetto Pai, pubblicate dall'assessorato regionale al Territorio che, invece, li individuano sulla stazione Imera che si sta realizzando". Nel 2004, a Prg attuale vigente, il terreno fu inserito fra quelli soggetti a esproprio per realizzare un parcheggio per la nuova stazione della metropolitana, ma il progetto fu poi accantonato da Rfi e il vincolo di esproprio, ope legis, decadde. "Per Rfi, con l'esproprio, sarebbe stato possibile realizzare il parcheggio - sottolinea Flugy Ravetto - mentre se un privato desidera investire, sempre nella trasparenza delle leggi, viene bloccato da una burocrazia quantomeno strabica, che in tanti anni non si era accorta che gli affittuari avevano realizzato immobili abusivi, senza informare e interpellare la proprietà". La qual cosa ha scatenato un contenzioso giudiziario fra mio padre Clemente Ravetto e la società sportiva, risolto con la vittoria del proprietario. "E' evidente - conclude Mario Flugy Ravetto - che un semplice sopralluogo sul terreno attesterebbe che è possibile realizzare un parcheggio. Lo spazio è perfettamente stabile e solido e non ha minimamente risentito dell'inondazione del centro storico del15 luglio 2020 e nemmeno delle abbondanti piogge di quest'anno. Chiediamo al sindaco Roberto Lagalla e all'assessore Totò Orlando un intervento deciso per eliminare gli attuali impedimenti".