Antimafia Ars a Siracusa: " I soldi della droga investiti in agricoltura e turismo"
"Siamo invasi da sostanze stupefacenti. La mafia e le organizzazioni criminali stanno inondando i nostri territori di droghe rivolte a tutte le fasc esociali e a tutte le generazioni". Lo ha detto Antonello Cracolici, presidente della commissione regionale antimafia, oggi in Prefettura a Siracusa per proseguire nel lavoro di mappatura sullo stato della criminalità organizzata in Sicilia. Cracolici e il componente Fabio Venezia hanno incontrato il prefetto Giusi Scaduto, il questore Benedetto Sanna, il comandante provinciale dei Carabinieri di Siracusa, Gabriele Barecchia, e il comandante provinciale della Guardia di finanza di Siracusa Lucio Vaccaro e Salvatore Montemagno, capo del centro operativo della Direzione investigativa antimafia (Dia)di Catania. "C'è un consumo crescente e un sistema di arricchimento enorme che viene reinvestito in attività "lecite" in alcune province dove la crescita in termini di sviluppo è stata più accentuata, come l'agricoltura e il turismo nel Siracusano. Bisogna far capire ai siciliani che droga vuol dire mafia. Stiamo aiutando i mafiosi a ricostruire una grande ricchezza che malgrado i sequestri incide solo per una parte di quellaricchezza che si sta accumulando. A tal punto che le forze dell'ordine ci dicono che l'attività estorsiva appare meno acuta come se ci fosse una compensazione tra l'arricchimento nelle sostanze stupefacenti rispetto alla capillarità del sistema estorsivo verso imprenditori e aziende. Siracusa ci dimostra che c'è una mafia che cambia pelle economica". "Credo che dobbiamo dare una mano a organizzare meglio la presenza dello Stato per contrastare in maniera efficace non solo la mafia che controlla la droga, ma anche per impedire il contatto con i nostri ragazzi che si stanno avvicinando alle sostanze stupefacenti con una facilità maggiore rispetto al passato", ha aggiunto Cracolici. "La diffusione delle sostanze stupefacenti avviene a Siracusa e in tutta la provincia, concentrata in alcune aree di spaccio. L'organizzazione dello Stato, a livello di ordine pubblico, anche in termini di forze numeriche, è però costruita su modelli demografici che erano vigenti 30 anni fa. Siracusa - ha concluso il presidente dell'Antimafia - è una delle province che d'estate raddoppia la sua popolazione, ma il sistema del controllo dell'ordine pubblico è costruito su un'altra dimensione numerica. La commissione antimafia porrà il tema agli organi istituzionali soprattutto perché si abbia attenzione in quelle aree più a rischio, e questo è un territorio a rischio per la ricchezza che si è accumulata".