La Francia a ferro e fuoco, i blindati a Parigi
La rivolta per la morte di Nahel non si placa. In Francia la protesta accende mille fuochi, saccheggia i centri commerciali e i supermercati di banlieue ma da ieri anche i negozi nel centro delle città.
Si scatena contro tutti i simboli dello Stato, dalle carceri alle caserme, dai municipi ai commissariati. Poco meno di mille i fermati nella terza notte, 250 feriti tra le forze dell'ordine mentre la quarta è già cominciata con i primi assalti nel pomeriggio e con la notizia del primo morto nelle proteste: un ventenne deceduto cadendo dal tetto di un supermercato a Rouen, nel nord. Macron non ha dichiarato lo stato d'emergenza, come molti prevedevano, ma si è rivolto alle famiglie dei minorenni che partecipano alle violenze, chiedendo di tenere i giovanissimi a casa. Anche i social, dove i black bloc si coordinano, sono stati chiamati alle loro responsabilità. Intanto però, temendo il peggio, il governo ha ordinato anche l'impiego dei mezzi blindati, ha annullato concerti, eventi pubblici, feste di quartiere e nelle scuole, e ha accorciato alle 21 le corse degli autobus e dei tram.
A Parigi, una manifestazione non autorizzata è stata dispersa dopo un paio d'ore di calma relativa a place de la Concorde. Situazione simile a Lione, dove però alla manifestazione non organizzata è stato dato ordine di dispersione già da oltre un'ora e diversi scontri si sono da allora registrati fra manifestanti e polizia. Danni e saccheggi nel centro di Marsiglia, dove finora sono stati effettuati 42 fermi.
Un'armeria saccheggiata a Marsiglia e una persona è stata arrestata con un fucile da caccia. Lo riporta la tv Bfmtv mentre sono in corso incidenti nella città al sud della Francia. Il numero delle persone arrestate è salito a 63. L'armeria è stata saccheggiata tra le 21 e le 21 in rue d'Aubagne e sono state rubate alcune armi da caccia ma nessuna munizione. L'armeria è stata messa in sicurezza con una protezione antistatica.