Gestione Parchi archeologici siciliani, Cateno De Luca: ecco come si tutelano i Comuni
«Siamo riusciti a far uscire allo scoperto Renato Schifani e le lobby che regolano e gestiscono gli affari dei parchi archeologici siciliani e che drenano le risorse dalla Sicilia e le portano altrove. Si tratta di una nuova forma di colonizzazione che è nelle mani di alcune imprese che hanno il monopolio della gestione dei nostri siti archeologici e che stanno tentando ulteriormente il colpaccio. Ma oggi devono fare i conti con il sindaco De Luca».
Lo afferma il leader di Sud chiama Nord e primo cittadino di Taormina Cateno De Luca intervenendo in merito a quanto accaduto ieri all’Ars dove è stato presentato l’emendamento che riguarda la gestione dei parchi archeologici siciliani rimodulato dal governo e prevedendo dunque un contributo fino al 10 per cento degli introiti derivanti dagli eventi che si svolgono dentro il bene del Parco che ricade nel territorio del Comune.
«L’emendamento presentato da me - spiega De Luca - è stato rimodulato da Schifani che poi ha fatto finta di non sapere delle interlocuzioni intercorse tra me e alcuni dei suoi assessori. Finge di non sapere, ma io ho inoltrato una nota il 17 giugno scorso alla sua attenzione, a quella dei suoi assessori Scarpinato, Amata e Falcone, al presidente dell’Ars Galvagno e al vicepresidente della Regione Sammartino in cui ho spiegato le motivazioni dell’urgenza. L’emendamento presentato dal governatore Schifani fa solo gli interessi dei privati, non certo quello dei sindaci dei suoi comuni che non prenderanno neanche le briciole – conclude-. Dovrebbe poi spiegare in base a quale logica sceglierebbe la percentuale da destinare ai singoli comuni. Chi decide e in base a cosa se destinare l'1per cento o il 10per cento? Lo aspetto in aula per spiegargli il mio emendamento che a differenza del suo tutelerebbe le casse comunali e le casse della Regione Siciliana».
«In tutta la Sicilia sono 14 i parchi archeologici. Ecco perché invito tutti i miei colleghi sindaci nei cui comuni ricadono siti archeologici mercoledì 28 giugno alle ore 13 a Palazzo dei Normanni per incontrare i capigruppo dei partiti di maggioranza e opposizione e spiegare la bontà della nostra proposta. Tanti sindaci mi stanno contattando in queste ore. È bene confrontarsi. Questa è una battaglia che ci accomuna perché tutti viviamo gli stessi disagi e abbiamo bisogno di risposte concrete da parte della Regione.» Il leader di Sud chiama Nord incontrerà i sindaci per fare fronte comune sulla questione. «Il Parco archeologico Naxos Taormina ad esempio con l’emendamento proposto da Schifani per ogni grande evento organizzato dai privati continuerebbe ad incassare al massimo 15mila euro dal privato, rinunciando a circa 40mila euro di introiti per la chiusura anticipata del sito . Non è una proposta accettabile. Questa battaglia parte da Taormina, ma riguarda l'intera Isola».