Schifani: il fotovoltaico non porta nulla alla Sicilia, ma Dipasquale (PD) non ci sta
"Con il ministro Urso ho e avrò sempre ottimi rapporti perché è una persona di grande livello istituzionale e di grande preparazione. Il tema non è guardare al fotovoltaico come futuro della Sicilia perché il fotovoltaico nulla porta agli interessi economico-sociali della Sicilia. L'obiettivo è ridurre il costo delle bollette". Cosi il presidente della Regione siciliana Renato Schifani, in un'intervista al sito Live Sicilia risponde al ministro Urso sulle autorizzazioni per il fotovoltaico nell'isola spiegando che chiederà che "venga introdotta anche per le Regioni una misura compensativa adeguata".
In merito alle dichiarazioni di Schifani interviene il parlamentare del PD, Nello Dipasquale. "Schifani si occupi del caso più grave degli impianti eolici off-shore - afferma - la scelta del governatore di sospendere le autorizzazioni per la realizzazione di impianti fotovoltaici stupisce specie per il fatto che la sua attenzione non sia estesa anche agli impianti eolici off-shore. Il governatore faccia sentire la sua voce con il governo nazionale anche per i mega impianti a mare. "La decisione di Schifani - commenta Dipasquale - è decisamente uno spot, salvo non tradire un'assoluta ignoranza verso il quadro complessivo e cioè verso lo sviluppo di progetti di impianti eolici a terra e soprattutto a mare che ancora minori benefici portano all'economia siciliana ove addirittura non risultino dannosi. Su di essi la competenza è nazionale ma non per questo non occorre che la Sicilia faccia sentire la sua voce. Se, infatti, - argomenta il parlamentare- può apparire che dagli impianti fotovoltaici, che pure portano benessere diffuso nei territori, non arrivi ricchezza per i siciliani, cosa dire degli enormi impianti promossi da grandi multinazionali e senza nessun collegamento con il territorio? Che ricchezza portano alla Sicilia?"
Dipasquale ricorda come nelle scorse settimane il tema è stato oggetto di un'audizione in commissione Ambiente. Proprio in quell'occasione era stato fatto notare come si stessero togliendo "aree preziose alle marinerie di Sicilia, che dovranno fare a meno di milioni di metri quadrati di mare, e tutto questo senza ancora aver capito con quali meccanismi di indennizzo per questo settore già pesantemente in crisi". Sottolinea inoltre, come, "con questi progetti si rischia di perdere il 60% della flotta peschereccia dell’Isola. A tutto questo – osserva ancora il deputato dem – si aggiunge l’impatto visivo, che sarà notevole anche dalla terraferma, e l’assenza di autentiche garanzie per la dismissione di questi impianti tra 30 anni. La transizione ecologica sia ordinata sia per il fotovoltaico che per gli impianti eolici. Per questo è necessario che la Sicilia si doti di un piano di programmazione strategica e di norme favorevoli per tutti gli investimenti di energia verde".