Sit - in dei percettori di cittadinanza all'Ars contro l'aumento degli stipendi dei deputati
Questa mattina un gruppo di disoccupati percettori di Reddito di cittadinanza si è dato appuntamento a Palermo in Piazza del Parlamento, fuori dall'ingresso principale dell'Assemblea regionale siciliana, per contestare la scelta dei parlamentari siciliani di aumentarsi lo stipendio fino a 12mila euro. I manifestanti hanno organizzato un sit-in contro la norma che è stata inserita nella legge di bilancio 2023 della Regione Siciliana che ha previsto l'aumento dello stipendio dei deputati all'Ars di circa 900 euro al mese."I veri parassiti sono in Parlamento", si legge in uno striscione. "I nostri rappresentanti nel parlamento siciliano hanno persino rinunciato a dormire venerdì notte per difendere e far valere le proprie idee, per tutelare i propri elettori e assicurarsi che venisse approvata una norma davvero fondamentale per la Sicilia: l'aumento del loro stipendio. Si lo sappiamo, ci sarebbero stati altri milioni di problemi per cui avremmo voluto vedere i nostri deputati svegli fino a tarda notte: la disoccupazione, l'emigrazione forzata, il dissesto idrogeologico, l'istruzione, la sanità, l'inquinamento, l'università. A tutto questo, purtroppo, non ci hanno pensato", spiegano i manifestanti."Aveva già generato polemiche l'affermazione di Gianfranco Miccichè, ex presidente dell'Assemblea regionale siciliana, oggi deputato regionale - proseguono - durante l'agguerrito dibattito in aula durato fino a tarda notte". Micciché aveva detto infatti, nel corso del suo intervento in aula: "con l'indennità da parlamentare 'arrivo a fine mese e chiedo scusa a chi purtroppo non ci arriva. Ma non ho ville, non ho yacht e non rubo, si è montato un polverone su un automatismo".