Acate "in piazza" per condannare furti e atti vandalici nelle scuole
Baciata da una temperatura primaverile, Acate è scesa in piazza per manifestare il proprio sdegno a seguito delle razzie ai danni delle scuole cittadine, dove apparecchiature informatiche sono state portate via arrecando non solo consistenti danni economici, ma depauperando un’offerta formativa sempre più votata al digitale. I circa mille alunni dei tre ordini, infanzia, primaria e secondaria di primo grado, si sono mossi da piazza Calvario e dopo avere attraversato corso Indipendenza hanno fatto tappa in piazza Libertà, con striscioni, cartelli e cori inneggianti alla legalità e al rispetto delle regole. “La scuola non si tocca” o “Giù le mani dalla scuola” quelli che hanno condensato i sentimenti dei partecipanti, dai genitori alle tante associazioni locali (Avis, “Raffa sempre con noi”, Carabinieri in congedo, Circolo di Conversazione, Società Operaia di Mutuo Soccorso).
Di istituzione scuola ferita, di diritti violati, di gesti inqualificabili e di rispetto delle regole hanno parlato poi, nell’ordine, il dirigente scolastico Salvatore Panagia, il sindaco Giovanni Di Natale, il parroco don Mario Cascone, oltre naturalmente ai docenti.
Inequivocabile il messaggio che nelle tante letture degli alunni è stato lanciato ai responsabili delle azioni : “Una lezione morale e civile affinché recuperino il senso della comunità”.